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  • Milan-Udinese, quando a San Siro piovvero gol tra Pato e Di Natale

    Milan-Udinese, quando a San Siro piovvero gol tra Pato e Di Natale

    • Nicolò Vallone
    Domani alle 19 allo stadio Giuseppe Meazza si aprirà il turno infrasettimanale di Serie A con Milan-Udinese. Una sfida che ci riporta al 9 gennaio di 8 anni fa, quando il girone d'andata della stagione 2010-2011 si chiuse con il match tra i rossoneri allenati da Allegri e i bianconeri allenati da Guidolin. Il Milan a fine stagione avrebbe festeggiato il proprio 18° scudetto, l'ultimo a non esser stato vinto dalla Juventus. All'epoca la Juve si barcamenava negli impervi meandri della gestione Delneri, mentre la passione e la gioia dei milanisti venivano trascinate da Ibrahimovic, infiammate da Boateng e Pato, esaltate da Seedorf e l'attuale tecnico Gattuso, rinsaldate da Nesta e Thiago Silva.

    Nemmeno l'Udinese se la passava male. Era un collettivo frizzante e dinamico che lottava per la qualificazione in Champions League, infarcito di nomi che negli anni successivi avrebbero vestito maglie di gran prestigio: proprio un futuro milanista come Cristian Zapata, il futuro interista Handanovic, i futuri napoletani Inler e Armero (quest'ultimo poi anche milanista), i futuri juventini Isla, Benatia e Cuadrado, il futuro juventino-interista Asamoah, e il futuro barcelonista (successivamente in Premier League) Sanchez. E accanto a quest'ultimo, il capitano e capocannoniere del campionato Di Natale.

    Molti di questi giocatori erano in campo a San Siro quel pomeriggio d'inizio 2011. Dopo un'occasione per parte (botta alta di un soffio di Pato e incornata di poco a lato di Zapata) al 35' passa l'Udinese: Inler da fuori colpisce il palo, Totò Di Natale si avventa in scivolata per un fulmineo tap-in. Allo scadere del primo tempo pareggia il Milan: Ibrahimovic attira su di sé un paio di giocatori in area e la mette bassa in mezzo per il piattone vincente di Pato. All'intervallo è 1-1, ma la giostra del gol è rinviata alla ripresa.

    Nella prima metà del secondo tempo l'Udinese se la vede brutta (gran parata di Handanovic su Robinho) ma si porta in doppio vantaggio: palla sporca messa in mezzo da Isla, trasformata in oro da Alexis Sanchez che in tuffo di testa anticipa sul primo palo Bonera (sostituto dell'infortunato Nesta) e beffa Amelia (tra i pali al posto dell'infortunato Abbiati); poi Di Natale lanciato in profondità manda in crisi il malcapitato Bonera e mette dentro col destro, per la doppietta personale. Nello sbigottimento del Meazza, i rossoneri aumentano la pressione grazie anche all'ingresso di Cassano, appena arrivato dalla Sampdoria, e dopo aver sfiorato la rete con una gran botta da fuori del giovane Strasser (lanciato al posto dell'infortunato Boateng) sventata da Handanovic con un gran volo, riescono a pareggiare: il 2-3 è un autorete di Mehdi Benatia, che interviene maldestramente su una palla tesa dalla trequarti di Thiago Silva e beffa Handanovic; il 3-3 è una staffilata rasoterra ravvicinata di Pato, che capitalizza con gran classe una rifinitura dal limite di Cassano e firma anche lui una doppietta.

    Mancano 10 minuti dalla fine, e il risultato è in bilico. Nell'Udinese esce a sorpresa Di Natale, per far posto a German Denis. Ed è la mossa giusta: solita ripartenza micidiale, con Isla che confeziona il secondo assist di giornata, proprio per Denis, che sbuca alle spalle di (ancora lui) Bonera e col mancino batte Amelia. Nuovamente sotto, il Milan ha solo i minuti di recupero ora per raddrizzarla nuovamente. E ci riesce, grazie agli uomini dal maggior peso specifico: palla lunga, Ibra fa la sponda, se la fa restituire da Cassano (pure lui al secondo assist), salta Benatia di fisico e di suola, e insacca il definitivo 4-4. Nel segno di Zlatan.

    Una partita pirotecnica e di alta classifica. Oggi lo 'scudetto' del Milan si chiama 4° posto e l'Udinese ha come obiettivo la salvezza. Ma proprio per le delicate poste in palio, si prospetta una partita intensa, degna ouverture di questa 30^ giornata.

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