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  • Milan, viaggio nella crisi di Calhanoglu: ecco la strategia di Gattuso

    Milan, viaggio nella crisi di Calhanoglu: ecco la strategia di Gattuso

    • Daniele Longo
    Chiamatele montagne russe Calhanoglu. Il numero 10 rossonero sta proseguendo il momento altalenante in questo avvio di stagione: protagonista di due grandi partite contro Roma e Olympiacos, decisamente con la marcia bassa con Empoli e Chievo Verona. Un giocatore con il suo carattere va maneggiato con cura, lo sa bene Gattuso che gli ha riservato diverse carezze nelle ultime dichiarazioni pubbliche. 
     
    NESSUNA ANSIA - 'In questo momento, Hakan non deve andare in depressione. Per noi è fondamentale, deve essere più preciso. Non si deve innervosire quando sbaglia. Nel calcio l'errore ci può stare, l'importante è continuare a credere in quello che si fa. Hakan non deve perdere tempo a pensare agli errori. Deve continuare a fare quello che sa fare. Contro la Roma ha fatto una grande partita. A Reggio Emilia è stato molto importante a livello tattico'. Gattuso si rivolge a Calhanoglu quasi come un padre con il figlio. Sa che uno dei suoi pupilli sta vivendo un momento di difficoltà le cui ragioni sono, probabilmente, più profonde rispetto a quelle che può apparire in superficie. E allora serve più la carota che il bastone, perchè Hakan è un giocatore che può dare tanto a questo Milan e va difeso da qualche critica di troppo. Come successo a Biglia, basta poco per riscrivere il copione e tornare a essere un attore protagonista.
     
    LE RAGIONI DELLA CRISI - Quando una coppia si rompe, inevitabilmente vengono a galla rancori e tensioni che nessuno aveva mai intuito. E' successo ad Hakan nel mese di agosto, quando con un post su Instagram aveva ufficializzato la separazione dalla moglie incinta  Sinem Gündoğdu. Un problema serio che ha minato la serenità del turco, elemento trainante con la sua simpatia anche all'interno dello spogliatoio. Non sarà certamente l'unico motivo ma rende  l'idea della difficile situazione del trequartista di Manheim. La vicinanza sincera di Gattuso va letta come la ricerca, intelligente, di recuperare mentalmente un giocatore che, con i suoi colpi, è in grado di far svoltare definitivamente il Milan. 

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