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  • Milan, viaggio nella crisi di Pioli: dai numeri (impietosi) degli infortuni alla gestione dei cambi

    Milan, viaggio nella crisi di Pioli: dai numeri (impietosi) degli infortuni alla gestione dei cambi

    • Daniele Longo
    Un pari che fa male, malissimo, al morale e alla classifica del Milan quello ottenuto sul campo del Lecce. L’Inter domani, vincendo, può andare a più 8 su un gruppo che sembra aver perso anche la pazienza in tanti singoli. Un giocatore dell’esperienza e della correttezza di Giroud che viene espulso per una protesta reiterata con offesa al direttore di gara è un segnale negativo. 

    PROBLEMA INFORTUNI - Il Milan ha un enorme problema relativo agli infortuni muscolari e per la prima volta arriva l’ammissione pubblica di Pioli a fine partita: “È vero che ne stiamo subendo tanti. Non ho una spiegazione, ma certamente non può essere solo sfortuna. È vero che giocando tanto, lo stress fisico e mentale si alza e questo può incidere sui giocatori”. Il Diavolo viaggia con una media di 4 giocatori indisponibili a partita, dall’inizio della stagione ha subito 16 infortuni muscolari. Un trend che si era già vista anche nella passata stagione e in quella prima ancora. Una squadra che deve convivere  costantemente con l’emergenza paga dazio in termini di stanchezza, fisica e mentale, e in competitività. 
    GESTIONE DEI CAMBI - Se per un’ora abbondante di gara il Milan aveva sciorinato un gran bel gioco, lo stesso non si può dire delle mezz’ora finale con un black-out che ha tante causa. La più evidente è in una gestione dei cambi quantomeno opinabile: Musah da terzino e non Florenzi è stato il protagonista in negativo con due errori macroscopici in occasione dei gol subiti, Krunic rimasto in campo nonostante una prova mediocre nelle due fasi, Jovic inserito nel finale e ancora una volta inefficace. Sono tanti i punti di riflessione sull’operato di Pioli, che mai come in questa fase della sua esperienza al Milan dà l’impressione di essere in difficoltà. Ora tocca al tecnico emiliano far sì che la splendida esibizione contro il PSG non rimanga una rondine, prima che sia troppo tardi. 

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