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  • Milanmania, ma quale turnover di Pioli: ci mancano due punti e la colpa è dell’arbitro

    Milanmania, ma quale turnover di Pioli: ci mancano due punti e la colpa è dell’arbitro

    • Andrea Longoni
    Giornata amara per chi ha il Milan nel cuore. C'è tanta rabbia per il pareggio col Bologna, pesantissimo in termini di classifica, soprattutto per come è arrivato. Perché il fattore determinante non è stato il turnover ma quello arbitrale: oggi mancano 2 punti.

    C'è la trattenuta su Ballo-Tourè in occasione del gol di Sansone: si poteva intervenire e annullare la rete. Ma possiamo giudicarlo come un episodio borderline e quindi non è uno scandalo. Non si può dire lo stesso per lo step on foot di Soumaoro su Rebic: ci hanno insegnato che se prendi il piede dell'avversario in area è calcio di rigore, punto. Massa in campo può non notarlo, ma non si capisce perchè Di Bello al Var non segnali il penalty. Davvero non esiste una spiegazione, neanche scatenando la fantasia. 



    Vedi sopra per il braccio di Lucumì: largo, troppo largo. Per quasi tutti, tranne che per Thiago Motta, arbitro e Var, è calcio di rigore.

    Il risultato è che mancano 2 punti al Milan e con questi la classifica sarebbe diversa. Ora invece tutto è terribilmente in discussione e complicato. 

    Sorvoliamo sul penalty non assegnato in Champions su Krunic contro il Napoli, restiamo in Serie A: nella precedente gara contro l'Empoli Theo Hernandez aveva subito fallo da Fazzini in area, giudicato inspiegabilmente regolare.

    Insomma, nell'ultimo periodo sta andando proprio male tutto dal punto di vista arbitrale. Nella classifica deludente ci sono responsabilità proprie del Milan, ma il fattore arbitrale sta diventando troppo condizionante, purtroppo in negativo. Sperando che alla lunga questi episodi frutto di arbitraggi sciagurati non si rivelino decisivi.

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