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  • Morte Socrates:| Antognoni 'Un grande'

    Morte Socrates:| Antognoni 'Un grande'

    «La scomparsa di Socrates è una perdita grave per il calcio. Era un bravo ragazzo sotto l'aspetto caratteriale, ma nello spogliatoio era molto rispettato. È stato un solo anno in Italia, forse troppo poco per ambientarsi e far vedere il proprio valore». È questo il ricordo di Socrates rilasciato da Giancarlo Antognoni all'Adnkronos. Il giocatore brasiliano scomparso questa notte all'età di 57 anni, ha militato nella Fiorentina nel 1984-85. «In quella stagione io ero purtroppo infortunato ed ho vissuto quella stagione un pò dall'esterno, ma con Socrates avevo instaurato un bel rapporto, e mi ha colpito molto la sua scomparsa», ha aggiunto Antognoni. «Socrates è arrivato in Italia a 29 anni, con tutte le difficoltà che potevano esserci in un campionato diverso, lui si è adeguato ma ha avuto dei problemi di ambientamento, ma il valore del calciatore non si discuteva. È stato un buon capitano del Brasile -ha raccontato Antognoni- e l'ho incontrato anche nell'82 con la Nazionale ai Mondiali e ci fece anche gol. È un personaggio importante in Brasile ma anche qui da noi ha lasciato qualcosa di positivo». Il 'dottorè come veniva chiamato Socrates amava gli eccessi ma a volte le cose erano esagerate. «La mentalità brasiliana è particolare, ma molte cose erano un pò travisate ed esagerate nei suoi confronti. È vero che amava bere birra e parlare di politica, era diverso dagli altri. I brasiliani hanno una mentalità diversa e per loro il calcio è divertimento. La sua scomparsa così improvvisa mi ha sorpreso, era stato male alcuni mesi fa ma sembrava che ne fosse uscito. Dispiace molto che se ne sia andato a soli 57 anni», ha concluso l'ex numero 10 viola.

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