Napoli, l'ex bandiera Cané presenta Leandrinho
Sulle qualità del nuovo acquisto del Napoli Leandrinho ci sono pochi dubbi: sono le stesse che hanno attirato l’attenzione del ds Giuntoli e di altri club, i dettagli che fanno la differenza, le peculiarità di un brasiliano che non sarà mai uguale agli altri perché ha nel suo dna la capacità di essere tecnico ed elegante, imprevedibile, portatore sano di felicità e divertimento, com’è nello stile dei suoi connazionali.
Tra questi ci si ricorda con affetto di Faustinho Canè, ex attaccante azzurro, goleador brasiliano autore di oltre cinquanta gol negli anni settanta con la maglia del Napoli, oggi fine osservatore che di calcio, e di giovani talenti, sa intendersene unendo alle proprie competente la voglia di viaggiare e di scrutarli da vicino, non solo attraverso il racconto degli altri (o di un semplice monitor). E allora, Faustinho, Leandrinho chi è? “È un ragazzino classe 1998 che giocava in una squadra brasiliana di provincia come il Ponte Preta. L’ho visto quest’estate dal vivo, è un talento tutto da scoprire e, proprio per questo, essendo giovanissimo e conoscendo Sarri, non penso possa imporsi sin da subito, a meno che non si verifichino casi d’emergenza, squalifiche o indisponibilità varie nel suol ruolo. Anche se di lui si dice un gran bene il campionato brasiliano non è assolutamente paragonabile a quello italiano”, ha detto al “Roma”. Può descrivercelo? “È una seconda punta che può svariare su tutto il fronte offensivo ricoprendo diversi ruoli. Ha talento, come tutti i brasiliani. Ha anche debuttato in prima squadra a sedici anni, esattamente come Pelè: una bella coincidenza. L’Italia e la Serie A saranno per lui un mondo completamente nuovo”.
Il 4-3-3 sembra essere il modulo perfetto per lui. “Sì, è abituato a partire da esterno ma in passato ha anche giocato da punta pur non avendo le caratteristiche tipiche dell’attaccante. Tecnicamente è molto bravo, ha rapidità, salta gli avversari con facilità ed ha la grande qualità di essere cinico, vede la porta, segna tanti gol. Ovviamente, però, ci vorrà tanta pazienza. Bisognerà aspettarlo”. Paragoni con qualche calciatore? “Quando calcia ricorda Gabbiadini, nel senso che, pur essendo destro, spesso parte da sinistra e s’accentra. Ha un tiro molto potente. Per caratteristiche e modo di stare in campo, invece, ricorda Gabigol, anche se è più rapido rispetto all’attaccante dell’Inter”.