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  • Napoli, l'ex medico De Nicola: 'Il ko di Ghoulam è strano. Lozano da togliere. Osimhen e Mertens? Quando ci sono interessi dietro...'

    Napoli, l'ex medico De Nicola: 'Il ko di Ghoulam è strano. Lozano da togliere. Osimhen e Mertens? Quando ci sono interessi dietro...'

    • Giovanni Annunziata
    Quest'annata per il Napoli è stata veramente nera sotto il punto di vista degli infortuni. Ultimo dei quali è stato quello di Faouzi Ghoulam, che ha riportato la lesione del legamento crociato anteriore in seguito allo stop di ieri contro il Bologna. L'ex medico sociale del Napoli, Alfonso De Nicola, ha parlato ai microfoni di Calciomercato.com. Ha analizzato la situazione a 360 gradi, parlando del lavoro da fare in questi casi, della struttura di Ghoulam (che lui conosce bene), ma anche dell'infortunio di Lozano e di un suo ipotetico ritorno in azzurro. Queste le sue parole:

    INFORTUNIO GHOULAM - "Strano che Faouzi abbia tutti questi problemi perché è stato ed è un atleta vero. Mentre gli altri faticano lui non accusa la stanchezza, ha una resistenza alla fatica incredibile. Quindi se gli dici di fare 100 volte una ripetuta la fa 100 volte. Lui ci riesce ed altri no".

    IL RECUPERO - "Ghoulam è uno che lavora tantissimo probabilmente perché più lavora e più si sente sicuro di sé. Quindi lui pensa di non avere infortuni se ha muscoli forti. Ma non sempre è così. Noi vogliamo studiare le cause delle ricadute degli infortuni, soprattutto all'altro arto come successo a lui. Perché gli è successo? La frattura della rotula sembrò un fatto occasionale. Ora c'è tempo. Lui all'epoca recuperò subito e voleva giocare immediatamente. A due mesi dall'intervento Mariani vide che poteva già correre. Adesso non so se conviene fare così un'altra volta. Queste sono cose che decide sempre il chirurgo che opera".

    POST OPERAZIONE - "Solitamente dopo gli infortuni tornano come o addirittura meglio di prima. Vedi Insigne ad esempio. Quel periodo che stai fuori capisci tante cose e ti rinforzi anche mentalmente se sei debole sotto quell'aspetto. Io ho avuto giocatori come Ghoulam e Milik che hanno avuto rotture a destra e sinistra. Se non vuole rischiare nulla deve ricominciare la preparazione estiva. Però soprattutto deve attenersi a quello che gli consigliano. Chi? Le persone che lui sceglie perché quella è una decisione sua".

    DOVE CURARSI - "Mertens e Osimhen si sono curati in Belgio? Siccome ogni atleta è un'azienda, allora l'azienda deve provvedere a se stessa per curarsi. Così intervengono gli amici e gli amici degli amici. O sei pronto a tutto o è dura".

    INFORTUNI NAPOLI - "Non so se i problemi del Napoli sono dovuti alla preparazione atletica, per dirlo dovrei sapere cosa fanno. Posso dire però che non posso fare la stessa preparazione atletica a Maksimovic e Insigne. Uno ha bisogno di alcune cose e uno di altre. Poi bisogna stabilire se andare a lavorare o meno sulle carenze che hai. Quando arriva un calciatore è meglio andare a lavorare sulle doti che già ha piuttosto che cercare di migliorare ciò che non ha. Se io ho una dote aerobica devo lavorare su quello. Ghoulam ha una dote aerobica pazzesca, potrebbe fare le Olimpiadi dei 1000-1500-2000 tranquillamente. Bisogna lavorare e andare a vedere il motivo per cui è successa una cosa del genere. Se è accaduta per un fatto traumatico allora niente da fare. Ricordo che in carriera ne ho avuti di crociati rotti, Marcolini, Spinesi tra i tanti: a loro all'epoca fecero delle entrate pazzesche, è chiaro che si rompe un legamento. Se invece si rompe spontaneamente il discorso è diverso, bisogna andare a cercare di capire perché si è rotto. Potrebbe anche essere nel DNA, ma per saperlo devi fare dei test. Noi ci stavamo lavorando su questo dal punto di vista scientifico, ma prima di dare delle risposte la scienza deve essere certa".

    LOZANO - "Infortunio durante Napoli-Juve? Sicuramente avrei detto a Gattuso di togliere Lozano perché non è la prima volta che gli succede. Ora bisogna vedere anche quando recupererà Lozano. Il ragazzo non credo volesse uscire in quel caso, per dare una mano alla squadra in una sfida così bella ed importante. Però calciare quel pallone può sicuramente aver peggiorato la situazione e da un primo può diventare un infortunio di secondo grado. Se sei proprio sfortunato (anche se non credo nella fortuna, ma nel lavoro) vai a finire al terzo grado, che va operato. Fortunatamente non è questo il caso".

    RITORNO A NAPOLI - "Non mi è capitato di parlare con il Napoli per un mio ritorno però ci andrei volentieri, sono sincero. Mi è piaciuto stare lì, mi ha dato soddisfazioni".

    I MOTIVI DELL'ADDIO - "Onestamente non l'ho capito neanche io. Un giorno mi hanno chiamato e così non ho più lavorato per il Napoli. Avevo rapporti diretti con i preparatori, cercavo di stringere sempre i rapporti per dire chi andava allenato di più e chi di meno, chi aveva bisogno di cosa nello specifico. Ricordo che il dietologo era il dottor Canonico (attuale medico sociale della SSC Napoli, ndr), io lo avevo come nutrizionista".

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