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  • Napoli, le pagelle di CM: Di Lorenzo è ovunque, Osimhen infuoca il Maradona, bocciato Raspadori

    Napoli, le pagelle di CM: Di Lorenzo è ovunque, Osimhen infuoca il Maradona, bocciato Raspadori

    • Giovanni Annunziata

    Napoli-Verona 0-0


    Napoli:

    Meret 6: un intervento quasi alla mezz'ora quando Lasagna ci prova da lontano ma lui si distende e chiude lo specchio.

    Di Lorenzo 6,5: solita prova enorme a tutto campo. Difende, spinge, si inserisce e va vicino al gol.

    Kim 6,5: i duelli fisici sono tutti suoi, non li perde mai.

    Juan Jesus 6: fa le prove generali in vista del Milan, dovrà sostituire lo squalificato Kim. Prova d'esperienza senza sbavature.

    Olivera 6: primo tempo un po' timido, meglio nei secondi quarantacinque minuti di gioco dove si propone con maggior pericolosità.

    Anguissa 5,5: è sottotono, sufficiente in più occasioni. Ci si aspetta molto di più da lui.


    Demme 6: prima partita "vera" della sua stagione, aveva collezionato solo spiccioli di gara. Non è Lobotka ma fa il suo soprattutto in interdizione (19' s.t. Zielinski 6: porta maggior qualità e velocità alla manovra napoletana con il suo ingresso).

    Elmas 5,5: si muove tanto ma spesso senza soluzioni concrete. 

    Politano 6: la sua rapidità mette in difficoltà costantemente Ceccherini, costretto a cambiare fascia. Strappi importanti che però non porta con sé fino alla fine (40' s.t. Zedadka s.v.).

    Raspadori 5: completamente annullato da Hien, oltre a un paio di sponde non riesce a fare (27' s.t. Osimhen 6,5: con il suo ingresso il Maradona diventa una bolgia. Già con la presenza fa tremare la difesa del Verona, poi sfiora un gol che avrebbe fatto venire giù lo stadio con una botta incredibile ma la traversa dice di no. Scalda i motori in vista del Milan).

    Lozano 5,5: è disordinato, vuole strafare e non riesce ad andare via nell'1 contro 1 (19' s.t. Kvaratskhelia 5,5: non dà la scossa che ci si aspettava, ).


    Spalletti 5,5: un Napoli poco brillante ma evidentemente con la testa già al Milan, così come l'undici titolare scelto. Prova a cambiarla nel finale con qualche titolare in più ma non va oltre il pareggio. Mancavano e mancano ancora 4 vittorie per lo scudetto.


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