Le dichiarazioni di Walter Mazzarri rilasciate dopo Juventus-Napoli e reiterate anche oggi a Radio Marte gettano dubbi sul futuro dell'allenatore toscano. Vero che ha il contratto in scadenza a giugno del 2013, ma fino ad ora era sottintesa l'ipotesi di un rinnovo. Invece, il tecnico azzurro, che guadagna circa 2 milioni di euro a stagione, sembra insistere sul fatto che prima si fermerà, e poi deciderà cosa fare. Di rinnovo neanche a parlarne, quindi.

Teoricamente questo è il secondo rifiuto che Aurelio De Laurentiis deve incassare da parte del suo tecnico. Nell'incontro di fine stagione dello scorso giugno (anche in quell'occasione l'addio di Mazzarri era possibile) nel rinnovare la fiducia per un altro anno (ma col contratto già pre-esistente) De Laurentiis voleva strappare la promessa di un rinnovo di altri due anni entro l'inizio della stagione. Mazzarri rispose con un 'no, grazie. Magari ne riparliamo più avanti'. Adesso è arrivata quest'altra staffilata, che sembra chiudere ogni porta.

In realtà Aurelio De Laurentiis non considera il discorso chiuso, anzi. Il presidente azzurro è in silenzio, defilato da qualsiasi polemica, ed evita di entrare nella mischia. Lo farà al momento opportuno. Si lavora ad una proposta ufficiale da fare a Mazzarri entro dicembre (o entro la fine dell'anno). L'ipotesi è di un triennale con ulteriore ritocco dell'ingaggio. Al tecnico andrebbero offerti ancora più poteri dal punto di vista di certe scelte, cosa che non avviene oggi, almeno non come l'allenatore vorrebbe.

Pesano sul piatto le garanzie, in quanto Mazzarri potrebbe ritenere completo il ciclo di crescita, mentre De Laurentiis vorrebbe rilanciare ancora. Nonostante un cauto ottimismo, che presto il presidente dichiarerà pubblicamente, si seguono i nomi di possibili successori di Mazzarri. Piacciono molto Montella e Di Matteo, più defilato Gianfranco Zola. L'obiettivo sarebbe portare a Napoli un allenatore giovane ed innovatore, senza escludere la pista straniera.