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    Napoli, perché il secondo posto non basta

    Napoli, perché il secondo posto non basta

    • G.S.
    Scudetto e disaffezione. Il secondo posto in classifica non basta, così come i centoventotto milioni investiti grazie alla partenza di Higuaìn. Lo slogan “noi vogliamo vincere”, ripetuto una settimana sì e l’altra pure al San Paolo, spiega lo stato d’animo dei tifosi, paradossalmente stanchi di arrivare ad un passo dal sogno. Ci avevano creduto lo scorso anno, quando il Napoli concluse il girone d’andata da campione d’inverno, salvo poi arrendersi di fronte allo strapotere della Juventus, consolidato da un mercato di gennaio improduttivo e tanto negativo da non riuscire ad avvalorare le ambizioni di successo.

    Da lì il rapporto (mai d’amore) con una parte dello stadio si è definitivamente rotto e la cessione di Higuaìn all’eterna rivale ha contribuito a rendere ancor più avvelenato il clima. Mercoledì la tregua, col San Paolo vestito a festa per la prima di Champions in casa. Ma il fuoco continua a covare sotto la cenere.

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