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  • Napoli: persi bel gioco e attacco super. Con la Juve non basta vincere di un gol

    Napoli: persi bel gioco e attacco super. Con la Juve non basta vincere di un gol

    • Emanuele Tramacere
    Un crollo verticale, una malattia autoimmune degna di una puntata thrilling della serie tv Dr. House. Come se l'essere davvero pienamente in corsa per lo scudetto nel momento decisivo della stagione abbia scatenato all'interno del Napoli una paura inconscia di non potercela fare. Una malattia per cui Maurizio Sarri non è riuscito, almeno finora, a trovare una cura e che, nelle ultime 6 giornate, ha quasi compromesso quello che era e rimane l'unico vero obiettivo stagionale.

    PERSI BEL GIOCO E ATTACCO SUPER - Un paradosso, perché ciò che aveva reso il gioco di Sarri (e il Napoli) "il più bello d'Italia" oggi è anche ciò che lo sta lentamente affossando. Il bel calcio fatto di fitte trame di passaggi a due tocchi, le triangolazioni con sovrapposizioni sull'esterno per uscire dal pressing, il coinvolgere tutti gli 11 elementi della rosa contemporaneamente e, soprattutto, un attacco stellare in grado di produrre occasioni da gol e conclusioni a raffica non stanno più incidendo come ad inizio anno. Qualcosa nel tridente magico Insigne-Mertens-Callejon si è inceppato e nelle ultime 6 gare il gap, nei soli gol segnati, fra Juventus Napoli è passato da +3 a +11 in favore dei bianconeri.

    DIFFERENZA RETI - Il problema per Sarri è che lo spartito è rimasto sempre lo stesso, non c'è stata una svolta nelle scelte tattiche e nell'utilizzo delle cosiddette "riserve". E' così che dalla sconfitta contro la Roma in poi il Napoli ha racimolato soltanto 9 punti su 18 possibili peggiorando, inoltre, anche la differenza reti che separa gli azzurri dalla Juventus. Prima del ko con i giallorossi la differenza reti era soltanto di 4 marcature (gol fatti: 64-60; gol subiti: 15-15). Oggi, la stessa è schizzata a +14 per i bianconeri (gol fatti: 77-66; gol subiti: 18-21).

    NON BASTA UN GOL A TORINO - Un dato significativo, perché complica anche lo scontro diretto che domenica si disputerà a Torino e che potrebbe indirizzare definitivamente la stagione. In caso di arrivo a pari punti al termine del campionato e con la parità negli scontri diretti, infatti, il terzo criterio per assegnare lo scudetto sarà proprio la differenza reti. Un fattore compromesso da questa crisi e che obbliga il Napoli ad imporsi all'Allianz Stadium con almeno 2 gol di scarto. Un'autentica impresa. Riuscirà Sarri a trovare la cura a questa malattia?

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