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  • Napoli, quanto piace il mini-Insigne

    Napoli, quanto piace il mini-Insigne

    • Giovanni Scotto
    Un Insigne che non ti aspetti. Anche se non si chiama Lorenzo, il Roberto che si sta allenando con la prima squadra ha dato ampiamente dimostrazione che può tranquillamente giocare in serie A.

    FUTURO INCERTO - Forse non con la maglia del Napoli, ma in un team di media classifica potrebbe tranquillamente fare bella figura. Ieri pomeriggio Maurizio Sarri ha deciso di buttarlo nella mischia nel secondo tempo al posto di Callejon e il ragazzo non ha per niente tradito le attese. Ha colpito un palo subito dopo l’inizio della ripresa e poi ha deliziato il pubblico dello stadio Comunale di Carciato con giocate davvero molto belle. Dribbling, finte e passaggi filtranti che hanno messo i compagni di reparto più volte a tu per tu con il portiere. E alla fine si è tolto anche la soddisfazione di segnare il decimo gol, che non è stato per niente facile.

    PREDESTINATO - Una vera e propria novità per chi non lo conosce, ma se qualcuno ha seguito la serie B sa che è un predestinato. L’ultimo anno con l’Avellino è stato molto interessante anche se gli irpini non sono riusciti a lottare per la promozione. Il 22enne vorrebbe restare con suo fratello anche se è inutile accorciare i tempi. Una crescita, magari con il Pescara di Oddo, potrebbe essere una esperienza importante. Ma anche in qualche altro club non sarebbe male. In Serie B piace a tanti, in particolare a Vicenza e Salernitana. Poi chissà, può anche essere che Sarri decida di premiarlo con una conferma, ma rischierebbe di restare a guardare gli altri come giocano. Invece a giugno prossimo potrebbe garantire quell'esperienza in più che farebbe la felicità del fratello Lorenzo, che finalmente coronerebbe il sogno di giocare insieme a lui.

     

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