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  • Napoli, Spalletti: 'Koulibaly? Non finiremmo mai di ringraziarlo, guai a chi lo tocca! Su Dybala e Politano…’

    Napoli, Spalletti: 'Koulibaly? Non finiremmo mai di ringraziarlo, guai a chi lo tocca! Su Dybala e Politano…’

    • Giovanni Annunziata, inviato
    Luciano Spalletti, allenatore del Napoli, ha risposto alle domande dei tifosi da Dimaro:
      
    MERTENS - "Mertens dietro l’attaccante? Sicuramente è uno adatto a giocare alle spalle dell’attaccante, così come Zielinski ed Elmas. In questo momento Mertens non è con noi e per il momento cerchiamo soluzioni alternative.
     
    LA STAGIONE – “Cosa mi aspetto? Vediamo prima di tutto ciò che avremo a disposizione, cosa avranno costruito gli altri e poi faremo dei confronti. Siamo ambiziosi e mi aspetto sempre dalla mia squadra qualcosa in più rispetto a quanto fatto in precedenza. Dipenderà da quanto saremo bravi”.
     
    PORTIERI – “Quando si gioca per traguardi importanti, per livelli prestigiosi, nel calcio moderno servono due portieri importanti. Uno ce l’abbiamo e l’altro lo andremo a prendere. Poi giocherà chi sarà più bravo”.
     
    KOULIBALY – “Preferisco Koulibaly a tutti. Mi viene facile, come calciatore del Napoli è quello che ha la media punti più alta. Con lui in campo si fanno più punti. Dovesse scegliere di andare non finiremmo mai di ringraziarlo per l’aiuto che ci ha dato per essere in Champions quest’anno. Una persona buonissima, fortissima, bravissima. Il poker di K. Quest’anno farebbe, oltre ad essere Kalidou Koulibaly Komandante sarebbe anche Kapitano. Dovesse scegliere altro gli augureremmo il meglio. Guai a chi gli dirà qualcosa dovesse fare scelte diverse”.
     
    CHAMPIONS – “Stiamo facendo valutazioni. Al momento abbiamo perso Insigne e Ospina, gli altri stiamo valutando. Ci sono riferimenti importanti, ma abbiamo anche giovani forti che possono diventare leader di questa squadra, pur restandone altri in squadra come Di Lorenzo e Rrahmani”.
     
    OSIMHEN – “È un calciatore fantastico che può diventare extra fantastico perché ha tanto da imparare. Sono ottimista e avendolo più tempo al campo, a differenza dell’anno scorso visti gli infortuni, vorrò acchiappare più cose da lui. Cercheremo di aumentarne il numero di gol. Gli metteremo a disposizione le giocate che lo impreziosiranno e lo aiuteranno a fare più gol. Sono i tempi che contano nel calcio, lui deve solo stare tranquillo perché ha un potenziale enorme ed avere fiducia nei compagni che lo metteranno nelle migliori condizioni".
     
    LA CHIAMATA DEL NAPOLI - “Quando è arrivata la chiamata per allenare il Napoli un po’ mi sono emozionato. Tutti abbiamo vissuto emozioni nel vedere il Napoli giocare negli anni precedenti. C’è stato il più grane di tutti. Ogni volta che entriamo al Maradona è emozionante. C’erano grandi calciatori e quello è stato un trampolino importante per lo slancio”.
     
    PARTITA PIÙ DIFFICILE - “Ho avuto la fortuna di giocare tre Champions League di fila e incrociare sempre il Manchester United. Una volta ho subito 7 gol e quella è stata la cosa più difficile da buttare giù e da dimenticare”.
     
    NUOVI ACQUISTI – “Hanno già esperienza e sono pronti per inserirsi subito”.
     
    PERCHÈ VINCONO SEMPRE LE STESSE? - "C’è stata la spartizione dei diritti televisivi, se ci sono squadre che ricavano di più c'è maggior possibilità di vittoria. Ma probabilmente anche perché sono stati più bravi di noi e dobbiamo accettare la loro bravura”.
     
    POLITANO – “Non devo chiarire a tutti il progetto perché li ho a disposizione. Se poi c’è qualcuno che non è soddisfatto non dipende da me. Se Politano vuole restare lo tengo volentieri. È quello che ha fatto più presenze di tutti in attacco, più di Insigne, Osimhen, Lozano. Solo Elmas più di lui. Gli ho messo a disposizione tutto quello che potevo per farlo esprimere al meglio”.
     
    CHAMPIONS – “Quale squadra temo di più? Diciamo nessuno, perché se ne dico una sicuramente sarebbe la sorteggiata”.
     
    DYBALA: “Dybala piace a tanti perché ha le qualità per dare le soluzioni a una squadra. È un giocatore tecnico perché ha fantasia, estro, è talentuoso. Batte benissimo calci piazzati”.
     
    I MOMENTI DIFFICILI – “Capita di perdere partite che dispiace vadano in quel modo. La vita è fatta del 10% di ciò che accade e del 90% di come reagisci. Ci sono stati tanti momenti bellissimi perché i calciatori hanno fatto grandi partite. La qualificazione in Champions è stata una grande emozione”.

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