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  • Napoli-Sportiello, tra scudetto e mercato. E la promessa di Giuntoli...

    Napoli-Sportiello, tra scudetto e mercato. E la promessa di Giuntoli...

    • Giacomo Brunetti
    La stagione aveva preso una piega non esaltante. La punizione di Bernardeschi, in quel maledetto Fiorentina-Juventus, gli aveva aperto le porte del baratro mediatico. Marco Sportiello ha saputo gettare il cuore oltre l’ostacolo, un po’ come tutti i compagni, trovando una forza per crescere, acquisendo sicurezza e maturando dal punto di vista mentale. Adesso la Fiorentina ragiona sul futuro, il Napoli rimane alla porta in attesa di novità e, intanto, domenica se lo ritroverà contro in un crocevia per lo Scudetto.

    DILEMMA VIOLA – Il suo arrivo, datato un anno e mezzo fa, lo vide subito relegato in panchina in favore di Tatarusanu. Con l’addio del portiere romeno la scorsa estate, Stefano Pioli gli ha conferito i gradi da titolare, lasciando ancora una volta alle spalle di tutti la promessa Dragowski. L’inizio è stato altalenante, così come quello della squadra, senza dare certezze su un possibile riscatto dall’Atalanta. Entro tre mesi, però, la società toscana dovrà prendere una decisione, anche perché le altre non rimangono a guardare. I rapporti tra Sportiello e Gasperini sono ai minimi termini, soprattutto per questo gli orobici sarebbero disposti anche a un rinnovo del prestito. L’attuale accordo prevede un prestito di diciotto mesi con diritto di riscatto fissato a sei milioni di euro: troppi? Corvino e la Fiorentina riflettono.

    A TUTTO NAPOLI – Questa fase di stallo sta coincidendo con un periodo di assoluta positività prestazionale di Sportiello, al netto della scelleratezza contro la Lazio. Due reti subite in otto partite, dopo la sconfitta contro la Juventus, e la sensazione di aver finalmente trovato la quadratura. Domenica a Firenze arriverà il Napoli, in quello che ha assunto un crocevia per lo scudetto partenopeo dopo l’incornata di Koulibaly. Proprio il portiere italiano sarà chiamato a mantenere ancora inviolata la porta. Una sfida dal sapore speciale, però, perché gli ‘Azzurri’ sono la tra le squadre interessate a lui, da anni ormai. E se la Fiorentina non dovesse esercitare il diritto di riscatto, con la trattativa che potrebbe non portare a sviluppi successivi, Giuntoli potrebbe pensarci per il dopo-Reina. Anche perché c’è una promessa in ballo: “Hai fatto bene, anzi benissimo. Ti prometto che, se arriverò in un grande club, ti porterò con me”, gli disse l’attuale dirigente del Napoli ai tempi dell'esperienza condivisa al Carpi. E una promessa è una promessa.

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