Nel passato, anche recente, chi ha vinto lo ha fatto non risparmiandosi mai, su tutti i fronti: dall'Inter del Triplete in giù sono tanti gli esempi di chi non ha mollato neanche una briciola, vincendo tutto o portando comunque a casa qualcosa. Perché il rischio implicito nell'aver già scelto, a ottobre, di sacrificare l'Europa League al campionato, è quello di aver già definito una sola opzione di successo in questa stagione: lo scudetto. Una scelta forte, che ti obbliga a vincere il tricolore, perché altrimenti si parlerebbe a chiare lettere di fallimento. 

 

Oltre a questo errore di strategia, i primi mesi del 2012-13 mostrano oltretutto un 'Napoli 2' evidentemente non all'altezza del 'Napoli 1': i cosiddetti 'titolarissimi' sono una cosa, mentre le seconde linee per ora non hanno dimostrato di essere all'altezza. 

 

E poi c'è il capitolo Walter Mazzarri. Dopo la sconfitta con la Juventus in campionato, il tecnico toscano aveva dichiarato: "Sono più di 12 anni che non mi fermo mai, c’è grande stress e per correttezza l’anno scorso, quando mi è stato offerto il prolungamento del contratto, ho rifiutato. Confermo quanto già detto: voglio arrivare fino a fine stagione e poi riflettere se andare avanti. E' una questione personale, anche di salute. Può darsi che succeda, ma ci penserò più avanti: ora sono concentrato sul Chievo".

 

Già, 'concentrato sul Chievo'. E il Dnipro? Si era forse dimenticato, Mazzarri, che prima della sfida con i veneti ci sarebbe stata quella con gli ucraini? Quello di Mazzarri è un lapsus che forse evidenzia veramente uno stato di grande stress. L'anno sabbatico del tecnico di San Vincenzo è già iniziato?