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  • Napolimania: amici juventini e il Var, c'est la vie! Noi rimaniamo attaccati al sogno, voi non più

    Napolimania: amici juventini e il Var, c'est la vie! Noi rimaniamo attaccati al sogno, voi non più

    • Salvatore Caiazza
    “Gira la ruota, gira la ruota, se tu giochi ti diverti di più”. Si è divertito il Napoli nella 31esima giornata di campionato. E lo ha fatto anche l'Inter in casa della Juventus. A rendere onesti i risultati ci hanno pensato i Var di Bergamo e Torino. Al Gewiss Stadium il signor Di Bello di Brindisi aveva lasciato andare sul fallaccio di Musso su Mertens. Ma poi dalla cabina di regia il signor Massa lo ha richiamato all'ordine e giustamente il penalty è stato assegnato. Allo Stadium il signor Irrati aveva annullato il gol di Calhanoglu sulla ribattuta del rigore parato da Szczesny ma non si era reso conto dell'entrata in aria prima del tiro di De Ligt. Dall'alto il signor Mazzoleni ha voluto applicare il regolamento e il turco rossonero, ripresentatosi sul dischetto, ha segnato. Sicuramente il popolo bianconero si è infuriato ma fosse successo all'inverso nessuno avrebbe proferito parola. Anzi, si sarebbe decantato il valore del Var. “C'est la vie” amici miei. La ruota gira...

    I successi esterni di Napoli e Inter sono state delle vere e proprie “macchie”. Nessuno dava per favoriti i partenopei e i nerazzurri. Spalletti arrivava a Bergamo senza Rrahmani, Di Lorenzo e Osimhen. Simone Inzaghi sbarcava a Torino dopo un periodo nero che addirittura gli faceva rischiare il posto in panchina per il futuro. Ebbene, nelle due sfide si è capito che nel calcio nulla è scontato. Atalanta e Juventus si sono dovute inchinare alla seconda e terza della classe rimanendo rispettivamente fuori dagli obiettivi massimi. La Dea difficilmente conquisterà la zona Champions mentre la Signora vede sempre più lontano il sogno scudetto. Ma d'altronde Allegri lo aveva detto che il programma stagionale prevedeva il quarto posto. È, dunque, una lotta a tre la davanti. Con il Napoli che ha mostrato i muscoli contro i bergamaschi. Carattere, umiltà e cinismo sono stati fondamentali per poter dare seguito agli ottimi successi precedenti contro Verona e Udinese. Il Gasp si è rizelato perché gli azzurri, con quattro tiri in porta, hanno siglato tre reti. Ma dimentica che all'andata, contro un'avversaria ridotta all'osso per infortuni, vinse a stento. L'uscita di Lobotka lo favorì non poco.

    Stavolta il calcio ha premiato la squadra più attenta e continua. Dopo la rete di De Roon il Napoli non si è disunito. Ma ha continuato a giocare mettendo la ciliegina sulla torta con il gol di Elmas. A firmare questa vittoria neanche a farlo a posta sono stati i tre azzurri delusi per la mancata qualificazione ai Mondiali. Insigne e Politano hanno aperto le danze e il macedone le ha chiuse. I meriti vanno soprattutto a Spalletti che ha saputo caricare questi tre ragazzi togliendogli le ansie da dosso. La palma della giornata va al giovane Zanoli che ha asfaltato Zappacosta e non ha permesso a Muriel e Boga di fare i fenomeni. Ordinato il classe 2000 che sicuramente farà il calciatore nella sua carriera. Lucianone ha ammesso che «ora non possiamo più tirarci indietro». Domenica prossima sfiderà la sua Fiorentina. Bisognerà sfruttare al massimo l'effetto Maradona per poter rimanere attaccati al sogno. Che qualcuno al momento non può vivere più... 

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