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  • Napolimania: col Milan per la vetta, in attesa che trionfi la giustizia! Ma se i soliti arbitri condizionano lo scudetto...

    Napolimania: col Milan per la vetta, in attesa che trionfi la giustizia! Ma se i soliti arbitri condizionano lo scudetto...

    • Raffaele Auriemma
    Quei 4 punti in meno sono come un salvadanaio per il Napoli. Qualcosa da tenere da parte per poi riscuotere quando finalmente trionferà la giustizia: nessuno mai in questo Paese è mai stato condannato per aver rispettato un ordine dell’Autorità sanitario. Però abbiamo capito che il calcio vive su un altro pianeta e allora ammettiamo che alla fine il Collegio di Garanzia del Coni decida di salvare capra e cavoli, dando il classico colpo al cerchio e l’altro alla botte, con la conferma della sconfitta a tavolino (così da evitare che possano fioccare ricorsi con il proposito di rinviare gare per qualche calciatore contagiato dal Covid) però mitigando la pena con la restituzione del punto di penalizzazione. 

    Se avvenisse ciò, il Napoli potrebbe sentirsi comunque soddisfatto, perchè la corsa allo scudetto quest’anno si è allargata ad un ventaglio più ampio di concorrenti e la Juventus non sembrerebbe essere la stessa squadra famelica degli ultimi 9 anni. Allora la gara di domenica sera al San Paolo diventa per il Napoli assai significativa: in caso di vittoria raggiungerebbe proprio il Milan in testa alla classifica a quota 17 punti. In realtà sarebbero 18, se il Coni deciderà di restituire al club azzurro il punto tolto dal giudice sportivo in merito al pasticciaccio di Juventus-Napoli. Sono tutti segnali che invogliano la squadra Gattuso a crederci, comunque, anche se la giustizia sportiva dovesse decidere di insistere con una punizione assurda ed esagerata. 

    Trovarsi in testa al campionato di serie A, nonostante i 4 punti persi pur non avendo giocato la partita dell’Allianz Stadium, avrebbe un effetto terapeutico, una carica di autostima che invoglierebbe gli azzurri a spingere ancora più forte il piede sull’acceleratore. Soprattutto adesso che nel giro di una settimana arriveranno al San Paolo prima il Milan e poi la Roma, con la doppia chance di raggiungere i rossoneri ed allungare sul team capitolino. 

    Napoli in lotta per lo scudetto? I segnali sono evidenti e la prospettiva non è da escludere. Resta da verificare come si comporterà "il terzo elemento" di una partita di calcio: l’arbitro. Il gol annullato a Koulibaly nell’ultima sfida a Bologna lascia ipotizzare che gli "errori" di direttore di gara e Var potrebbero condizionare, se non addirittura frenare, la corsa dei partenopei. Gol annullato perchè Osimhen aveva toccato (involontariamente) il pallone con la mano, prima che il difensore senegalese mettesse in porta il pallone del 2-0 a favore del Napoli. Decisione corretta, alla luce del nuovo regolamento, purtroppo però l’addetto al Var, il signor Abisso, non si era accorto seduto davanti alla tv che l’attaccante nigeriano era stato prima trattenuto e poi buttato giù dal difensore Denswil. Come è possibile che il Var si accorga (bravo a farlo) di quella deviazione con una mano seminascosta e non abbia visto quel fallo assai più evidente sullo stesso Osimhen? Sono i misteri di chi dirige le partite di calcio in serie A e che resteranno tali fino a quando non saranno resi pubblici i colloqui tra l’arbitro in campo e quello davanti alla tv. Errori che, come la storia ci racconta, tante volte hanno spostato lo scudetto da una squadra che lo avrebbe meritato ad un’altra che lo ha poi vinto ingiustamente.   

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