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  • Napolimania: disfatta italiana, il Napoli cosa fa?

    Napolimania: disfatta italiana, il Napoli cosa fa?

    L’incubo si è materializzato. Sembrava impossibile, eppure l’Italia è riuscita a farsi eliminare ai gironi dei Mondiali per la seconda volta consecutiva. Otto anni di anonimato Mondiale. E poco conta la finale dell’Europeo, perché la manifestazione continentale non può essere paragonata a quella del Mondiale. Per l’Italia una disfatta senza precedenti: un tracollo e una Nazionale a brandelli. Il gioco di parole con Prandelli non è casuale: lui e il presidente della Figc Abete si sono dimessi, almeno quelli. Un’assunzione di responsabilità che è un fatto raro in Italia, ma che di certo non risolverà i problemi.

    Con la deriva della nave chiamata Italia colano a picco anche quei giocatori azzurri che hanno il maggior mercato, e che fino a poche ore fa erano ritenuti pezzi pregiati. Un nome su tutti era quello di Mario Balotelli, da ex fenomeno a fenomeno da baraccone, scaricato da tutti, in primis i suoi compagni di squadra. Per lui sembra sia esploso il vuoto: nessuno lo vuole, forse neanche il Milan. Per gli altri giocatori può accadere qualcosa di simile, anche se in toni meno drammatici. Tranquilli quelli confermati nei propri club, così come chi ha già trovato una nuova squadra, vedi Immobile appena passato al Borussia Dortmund.

    Che contributo dà il club partenopeo alla causa nazionale? Se davvero il calcio italiano va rivisto e rifondato, bisognerebbe puntare di più sui vivai e sui calciatori italiani. Anche il Napoli dice di lavorare in questa direzione, eppure un giovane promettente come Armando Izzo, napoletano e italiano, è stato scaricato. Lasciato all’Avellino alle buste dopo che è stato tra i migliori del campionato di Serie B. Un ragazzo molto giovane che meritava almeno un’altra stagione sotto contratto col Napoli, o almeno ancora in compartecipazione. Un segnale che alla società di De Laurentiis piaccia di più puntare sugli stranieri a basso costo, e meno sugli italiani. Anche Benitez, di fatto, questo non lo ha mai nascosto. Il futuro, da questo punto di vista, è un’incognita.

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