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  • Napolimania:| Il naufragio della 'seconda squadra'

    Napolimania:| Il naufragio della 'seconda squadra'

    Faceva freddo, molto freddo a Plzen. E il cappotto ci voleva, infatti il Viktoria ne ha messo uno ben confezionato sulle spalle di uno sconcertato e congelato Napoli, che si becca la seconda batosta contro i cechi e saluta l'Europa League senza aver segnato neanche un gol in questi sedicesimi di finale. Napoli travolto in Repubblica Ceca: la rimonta epica non solo non c'è stata, ma la squadra azzurra ha finito col farsi dominare in lungo e in largo. Pochissime le conclusioni in porta e un atteggiamento piuttosto scorbutico e molto confusionario, anche a livello tattico. Il Napoli nelle intenzioni era sceso in campo per ribaltare lo 0-3 dell'andata, ma ci siamo fermati a quelle. Ora che l'Europa è un capitolo chiuso, così come la Coppa Italia già salutata a gennaio, non resta che il campionato per tentare di prendersi almeno il secondo posto, e perché no, provare a contendere lo scudetto alla Juventus di Antonio Conte.

    Un Napoli per nulla travolgente e fin troppo travolto: gli azzurri escono dall'Europa League perdendo cinque partite delle otto giocate, e con la peggior difesa del torneo (a sedicesimi conclusi). Di consolatorio c'è soltanto che Cavani, nonostante non sia andato a segno, resta il capocannoniere del torneo, ma il suo score si fermerà a 7 gol. E per giunta il Matador è stato anche ammonito, perdendo la possibilità di giocare la prossima partita europea. L'applauso allo spicchio di stadio del Plzen ai tifosi è stato il miglior gesto in una serata da dimenticare. Il Napoli incassa la terza sconfitta consecutiva in Europa League, e tra l'altro non segna da tre partite, contando anche il match di campionato contro la Sampdoria di domenica scorsa. Un momento poco felice che deve essere assolutamente sovvertito a partire da lunedì sera, quando alle 19 ci sarà la trasferta di Udine che farà da preambolo al big match del 1 marzo contro la Juventus, che dirà moltissimo della stagione di questo Napoli, in cui il campionato resta l'unico obiettivo da inseguire.

    Un’Europa League nata male e finita peggio. Forse, se non fosse stato per quella quaterna di Cavani contro il Dnipro, il Napoli avrebbe salutato la competizione ancora prima. Non ha funzionato per nulla l'esperimento pianificato questa estate: i famosi 'due Napoli' che dovevano disputare uno il campionato, l'altro l'Europa League. Due squadre distinte e separate: così aveva deciso la società, e la cosa faceva comodo a Mazzarri, che in fondo sapeva che la sua squadra non poteva competere in campionato e coppa allo stesso livello. L'esperienza della Champions nella scorsa stagione ha fatto capire che l'Europa rappresentava un rischio per il campionato degli azzurri. L'idea dei due Napoli doveva preservare gli azzurri da questo rischio e scommettere su una squadra dei 'doppi ruoli' creata ad hoc per l'occasione. Mentre nella prima ipotesi (forse) la missione è riuscita, il secondo esperimento è naufragato miseramente.

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