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  • Napolimania: il rigore di Madrid è un'occasione storica, anche per la Juve

    Napolimania: il rigore di Madrid è un'occasione storica, anche per la Juve

    • Marco Giordano
    “Da domenica dovremo tornare furiosi nel campionato, non riesco a trovare altri aggettivi": con queste parole Gigi Buffon ha chiuso la sua intervista a Mediaset dopo che un'altra furia l'aveva pochi istanti prima abbattuta, con un tornado di parole, contro l'arbitro inglese, reo di aver avuto scarsa sensibilità nel fischiare un rigore apparso. Michael Oliver, questo il nome del 33enne fischietto di Ashington, si è preso una responsabilità pesante nel match contro il Real: ed un'altra, inconsapevolmente, sta rischiando di assumerla. Perché la 'furia' che Juventus sta per scatenare in campionato fa suonare il campanello d'allarme: sarà un finale di stagione bollente, con la Juve che fallisce un'annata se mette in bacheca la sola Coppa Italia, arrivando seconda in Italia e solo tra le prime otto d'Europa. Ed è anche per questo che dal triplice fischio del signor Oliver che si è scatenata una legittima controffensiva mediatica dei vertici bianconeri.

    OCCASIONE STORICA - Credo sia pacifico immaginare che di qui a breve possa tornare a parlarsi della famigerata sudditanza psicologica. Al primo episodio dubbio che possa favorire la Juve, da sponda napoletana e non solo già solo immagino l'Himalaya di polemiche che possa scatenarsi: il termine compensazione aleggia già nelle menti ed è pronto ad inondare i social. Anche perché le eventuali polemiche s'innesteranno in momento difficilissimo della storia arbitrale italiana, con la FIGC in guerra con i vertici del movimento che guida gli arbitri nostrani. Se le condizioni sono articolate, bisogna esser altrettanto consapevoli che siamo di fronte ad un'occasione storica. Perché Napoli e Juventus stanno e daranno vita al più bel duello degli ultimi decenni, una battaglia che è partita alla prima giornata e potrebbe concludersi anche alla 38esima. Uno spettacolo puro, uno spettacolo che merita di non esser infangato. Se sarà la Juve a prevalere, i tifosi del Napoli dovranno esser i primi a complimentarsi, con la certezza che questo finale di stagione sarà connotato da emozioni, giocate straordinarie e coronarie che possono saltare: ma, senza le solite polemiche italiane. Anche perché la svolta di Andrea Agnelli sulla VAR deve consentire agli arbitri di non pensare al peso che possa avere un uso importante della tecnologia. Va usata sempre, ogni qual volta ci possa essere un minimo dubbio: l'endorsement del massimo dirigente bianconero per l'utilizzo europeo del VAR deve significare che, ad esempio, contro la Lazio ed il Benevento la Juve dovesse esser penalizzata dalla tecnologia, così come avrebbe dovuto esserlo il Napoli contro il Chievo, perché il rigore poteva anche esser cancellato dalla visione al video dell'episodio.

    AURELIO, SCENDI IN CAMPO -  La certezza che la Juventus Furiosa scriva un nuovo capitolo della sua storia in campionato manco ci fosse la mano di Ludovico Ariosto nel tessere la trama c'è: l'ambiente è coeso, la dirigenza è vicina alla squadra, la Juventus è pronta per vincerle tutte. Ed il Napoli? De Laurentiis è tornato dai suoi impegni negli States, ieri ha tenuto un vertice con i suoi dirigenti: sul tavolo diversi aspetti del futuro della società. Ora, però, tocca anche al patron calarsi nel presente. Giusto immaginarsi, d'ora in poi, anche una presenza massiccia sui media dell'unico dirigente del Napoli abilitato a parlare: dovrà essere un De Laurentiis chiamato a far sentire la sua voce, a far capire il peso calcistico e politico che rappresenta. In tal senso, prenda esempio da Andrea Agnelli, che da tempo, senza mai perdere la statura internazionale, riesce a difendere al meglio gli interessi della propria squadra.

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