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  • Napolimania: Insigne non è antipatico. Che sia un nuovo inizio

    Napolimania: Insigne non è antipatico. Che sia un nuovo inizio

    • Giovanni Scotto

    Il primo obiettivo Lorenzo Insigne lo ha centrato. Tornare al gol, o meglio arrivare al gol per la prima volta in stagione. Un anno fa di questi tempi era dietro Higuain il miglior marcatore del Napoli. Stavolta si sveglia tardi, ma parte subito bene segnando all'Udinese la seconda doppietta in Serie dopo quella col Milan, di circa un anno fa.

    Un digiuno durato più di 1100 minuti, un cammino duro per Insigne. Che non solo deve fronteggiare la normali difficoltà che un attaccante può incontrare, ma anche un certo clima che a Napoli si respira intorno a lui. Inutile negarlo, Insigne a molti tifosi risulta poco simpatico. Sarà il classico e abusato "nemo profeta in patria", o anche una naturale ritrosia dei napoletani per i calciatori della loro città. I Cannavaro, Ferrara, e qualche altro giocatore meno importante, unica eccezione che viene in mente è Bruscolotti. Insigne si è guadagnato una certa fama, quella di giocatore che pensa solo ai soldi e un po' presuntuoso. Ci sono dei lati del suo carattere che non lo aiutano, ma è un dato comune a moltissimi altri giocatori.

    Qualche intemperanza dopo i cambi, ma anche un carattere introverso e schivo. Idee sbagliate, però, perché Insigne è un ragazzo solare e sorridente, che forse davanti le telecamere appare un po' diverso, anche perché gestire la notorietà non è semplice. Però, l'errore vero lo fecero i suoi procuratori. Professionisti in gamba e persone per bene, che però presero gusto (troppo) a intervenire nelle radio e nelle trasmissioni quasi quotidianamente. Un tam tam che spesso e volentieri toccava argomenti contrattuali (rinnovi) e richieste vere o presunte di grandi club.

    Un martellamento continuo, durato a lungo, che ha finito con lo stancare i tifosi, che hanno dipinto su Insigne un'immagine che non è la sua. Insigne chiede i rinnovi come fanno tutti gli altri, eppure sono solo certi aspetti ad essere evidenziati. I lati positivi del ragazzo e del giocatore finiscono in secondo piano. Sarà un caso, ma Insigne va a bersaglio per la prima volta dopo che in settimana ha rilasciato una bella intervista, dove il ragazzo ha parlato in sincerità e con simpatia. Senza retorica e ipocrisie. E' piaciuto questo Insigne più spontaneo, che sul campo ha dimostrato di essere un giocatore vero. Che sia un altro inizio, con meno interventi dei procuratori e più parole da parte del ragazzo, che ha ancora tanto da dimostrare alla sua città.

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