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  • Napolimania:| Da Roma... a Pechino?

    Napolimania:| Da Roma... a Pechino?

    E ora per il Napoli c'è la storia dietro l'angolo. Se un ciclo si deve aprire, è maggio il mese giusto. Del resto ci sono dei concetti, dei neologismi e delle frasi che questo Napoli, o meglio i suoi protagonisti, hanno inculcato nelle menti dei tifosi, trasformando termini come 'crescita', 'titolarissimi', e 'giocare tutte finali' in veri e propri modi di pensare e di vivere il calcio. Una sottocultura calcistica che è anche una nuova filosofia sportiva, da queste parti probabilmente inedita. Quando De Laurentiis prese il Napoli nell'estate del 2004 'era solo un pezzo di carta', disse. Stesso da quel giorno il patron cominciò a parlare di crescita: un concetto che non è stato espresso solo a parole, ma nei fatti. Perché dalla sua (ri)nascita il Napoli è cresciuto constantemente. Qualche passo a vuoto c'è stato: la mancata vittoria ai play off di serie C, una stagione in A caratterizzata 'solo' da una salvezza tranquilla, e se vogliamo anche la sconfitta nella finale di Supercoppa di Serie C. Ma a parte queste insignificanti parentesi anonime, il cammino degli azzurri è stato un'ascesa costante: già appena quattro anni dopo il suo 'esordio' da presidente, De Laurentiis riuscì a portare il Napoli in Europa, sponda Intertoto.

    Ma è stato con l'arrivo di Mazzarri che i traguardi si sono ripetuti a raffica: nei tre anni di gestione del tecnico toscano, a partire dall'ottobre 2009, sono arrivate una qualificazione in Europa League, una in Champions (senza preliminari) e in questa stagione l'Europa League è già assicurata in virtù della finale di Coppa Italia conquistata mercoledì contro il Siena. Con la stagione ancora piuttosto lontana dalla sua conclusione, il Napoli ha infatti già messo al sicuro un obiettivo. Ma si lotta ancora per riconquistare la qualificazione in Champions tramite il terzo posto, e ovviamente c'è ancora la Coppa Italia da conquistare. Tuttavia, sarebbe giusto che questo Napoli coronasse questi sforzi e il fatto aver unito di nuovo la gente alla squadra con una vittoria. Perché per aprire un ciclo bisogna necessariamente vincere qualcosa: per quanto bene si possa fare, i buoni risultati fanno cassa, ma i trofei fanno la storia. E questa squadra merita di mettere la propria firma nella vita gloriosa di questo club. Del resto l'ultimo trofeo vinto dal Napoli è stata la Supercoppa italiana nel 1990, proprio contro la Juventus: risultato finale 5-1.

    E proprio dalla Juve può ripartire il nuovo ciclo azzurro: destini che si incrociano non solo sul campo. Si potrebbe ricominciare a vincere proprio dalla Supercoppa Italiana: se la Juventus dovesse vincere lo scudetto (cosa non impossibile) gli azzurri giocherebbero a Pechino la Supercoppa anche perdendo la finale di Coppa Italia. E naturalmente in caso di trionfo a Roma ci sarebbe la possibilità di conquistare un'altra coppa dopo pochi mesi. De Laurentiis gongola: gli piace da sempre la Cina, e pensare di portare la propria squadra in Asia... Ovviamente meglio se a spese della Lega, e con la possibilità di riempire uno stadio fino all'inverosimile. Il Napoli, in ogni caso, non raggiungeva la finale di Coppa Italia da 15 anni. L'ultima fu infatti quella della stagione 1996/97, disputata contro il Vicenza. Un periodo così lungo di assenza non si era mai verificato in precedenza, quando al massimo tra due finali trascorsero nove anni in due circostanze (dal 1961/62 al 1970/71 e dal 1977/78 al 1986/87). La squadra partenopea sarà impegnata, contro la Juventus, nella 9° finale della sua storia. E quindi non resta che percorrere questa strada che è piena di curve, ma anche invasa da un vento forte. Quello della tifoseria, che è ora un tutt'uno con la squadra: proprio come quando il Napoli vinceva tutto, contro tutti...

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