Goran Pandev salva la faccia al Napoli, e da solo sta tenendo la squadra sulle spalle. Fosse stato più fortunato avrebbe regalato ai suoi tre punti insperati, a tempo praticamente scaduto. Purtroppo Pegolo ha confermato la sua giornata positiva e gli ha deviato in angolo un tiro a botta sicura. Pandev può comunque essere soddisfatto della prestazione del 'Franchi'. In una domenica in cui gran parte della squadra ha giocato male, il macedone è stato fondamentale nell'economia del gioco. Per l'intera gara ha mostrato forza, qualità, quantità e al momento opportuno ha piazzato la 'testata' vincente. Guai, ora, a tenerlo in panchina.

Non si è mai arreso, l'ex interista, anche quando Cavani ha sbagliato il rigore sul risultato di 1-0 ha continuato a lottare, spingendo al massimo sull'acceleratore. Assieme a Lavezzi ha tenuto in apprensione una difesa che non voleva mollare neanche il punto. I toscani, sfruttando l'errore difensivo, erano convinti di poter festeggiare la vittoria con la rete di Calaiò, ma non avevano fatto i conti con l'uomo in più di Mazzarri. Prima della griffe spettacolare che ha steso finalmente Pegolo ci aveva provato altre volte a segnare. Non stecca mai, il tenore Pandev. Là davanti si è preso la scena e non ha alcuna intenzione di diventare nuovamente una comparsa.

Assente il Pocho, ha trovato una continuità di rendimento incredibile, e per Mazzarri sarà veramente difficile metterlo da parte. Dovesse decidere di accantonarlo, sarebbe davvero un bel problema. Sicuramente non si può fare a meno di Lavezzi, e lo si è visto ieri sera, ma anche il macedone è fondamentale in questo momento. Il tecnico di San Vincenzo deve capire bene come far coesistere entrambi nel Napoli del prossimo futuro. In Coppa Italia si può anche ovviare, ma in campionato Pandev e il Pocho devono stare in campo.

Naturalmente nessuno chiede la testa di Cavani. E ci mancherebbe. Il Matador, al di là del rigore sbagliato, segna sempre e quindi il suo posto è assicurato. Chi, invece, gioca a tratti è Hamsik. Marekiaro è il meno in forma del tridente ma per evitare di farlo accomodare in panchina gli si potrebbe cambiare ruolo. Magari spostandolo a centrocampo, come nel finale della partita con il Siena. Ma al suo fianco ci dovrebbe essere Gargano e non Inler. Lo svizzero non è un mediano puro come l'uruguaiano. Assieme allo slovacco lascerebbe troppi spazi nella zona nevralgica.

Pandev, in ogni caso, è intoccabile. Sta giocando a grandi livelli, ricorda il campione visto all'opera nei momenti migliori della Lazio e dell’Inter. Sarà anche un giocatore arrivato in prestito, ma è la migliore scelta fatta nel mercato estivo. Non ce ne voglia nessuno, ma dei rinforzi presi nessuno sta rendendo come lui. È prematuro sapere se a fine campionato sarà confermato. Molto probabilmente l'Inter se lo riprenderà volentieri, ma De Laurentiis potrebbe anche pensare di acquistarlo a titolo definitivo. Certo, guadagna un bel po' il macedone, ma se al Napoli si trova bene potrebbe anche decidere di abbassarsi lo stipendio. L'hanno fatto in tanti, quando hanno sposato un progetto.

Inutile pensare al futuro. Vale la pena sfruttare al massimo le qualità di Pandev in questo momento. Mercoledì l'attaccante ritrova di fronte l'Inter nella sfida dei quarti di Coppa Italia. Vincendo si andrebbe alle semifinali del torneo tricolore. Sperare di mettere in bacheca un altro trofeo dopo la triplete non sarebbe male. E poi con la maglia del Napoli varrebbe il doppio. Cosa farà Mazzarri? Chi terrà fuori? Non si azzardi a lasciare il macedone in panchina. Che si inventi tutte le alchimie tattiche, ma che non siano lasciare fuori Pandev per far posto ad Hamsik, Lavezzi e Cavani. Va bene che la coppia Hamsik-Inler a centrocampo fa tremare i polsi, ma ciò vuol dire che l'allenatore azzurro deve trovare una soluzione per lasciare Pandev in campo e non squilibrare tutta la squadra.