La storia tra Mazzarri, il Napoli e De Laurentiis sembra destinata (forse) a proseguire, ma più probabilmente a ripetersi. Ora le possibilità che il toscano resti in azzurro sembra siano aumentate: eppure non è un problema di soldi, né tanto meno di rapporti personali. Se davvero Walter Mazzarri dovesse decidere di rimanere in azzurro, sarà per un rinnovato progetto tecnico. Se le cose dovessero rimanere come sono andate fino ad adesso, sarà molto difficile trattenere l'allenatore toscano. I soldi non sono un problema per Mazzarri: già oggi guadagna quanto Allegri e Conte (forse qualcosa in meno), di certo non può lamentarsi. L'allenatore toscano non ci pensa neanche ad ambire ad uno stipendio da record. Del resto lo stesso De Laurentiis sa di elargire al suo tecnico un lauto ingaggio (sui due milioni di euro a stagione), e chiaramente un ritocco potrebbe venir fuori senza problemi. Un ritocco, non di più. Diverso il discorso sulla durata: De Laurentiis vuole proporre all'allenatore di San Vincenzo almeno un biennale per evitare di tornare a parlare di nuovo dei 'soliti' argomenti l'estate prossima. 

Anche la durata, tuttavia, è un problema relativi: tra due o tre anni di contratto cambierebbe poco, anche se l'intento del tecnico è quello del rinnovo anno dopo anno. E allora cosa potrebbe spingere Mazzarri a rimanere? Di certo fino allo scorso dicembre l'allenatore azzurro stava addirittura pensando di fermarsi per un anno, ma questo anche a causa di qualche piccolo problema di salute prontamente risolto. Ora non ci sarebbe più questo intento, ma a portare via Mazzarri da Napoli potrebbe essere l'interesse di altri club. Di certo c'è che il toscano aspira a un progetto vincente: possibilmente non più calciatori 'normali' da portare a livelli per loro fuori dal normale, ma una squadra di giocatori importanti per ambire a un traguardo prestigioso senza confidare in miracoli o nel classico 110% che non sempre può venire fuori. Se sarà Aurelio De Laurentiis ad offrire questa prospettiva, tanto meglio: sarebbe un cambiamento radicale rispetto a quanto fatto fino ad adesso. 

Già nello scorso anno Mazzarri e De Laurentiis ci provarono, o meglio a provarci fu l'allenatore, che armato di fiducia consegnò al presidente 'una lista dei desideri' con quelli che lui riteneva acquisti appropriati. La lista fioccava di ottimi calciatori: Jerome Boateng, Meireles, Ivanovic, tanto per fare qualche nome. Il presidente partenopeo non gli rise in faccia, ma cercò di approcciare questi giocatori. Purtroppo con scarsi risultati. Della lista di Mazzarri non arrivò nessuno, e alla fine sono state prese seconde, se non terze o quarte scelte (seppur avallate dal tecnico). Ecco perché Mazzarri chiede una vera svolta, anche se dovesse partire Cavani. La permanenza del Matador non è per nulla scontata, ma secondo l'allenatore toscano muovendosi nel modo giusto si può prendere un sostituto all'altezza. E già qui emergono le prime potenziali vedute diverse. Al tecnico piacciono Dzeko o Gomez, mentre il presidente punterebbe su Immobile e Muriel. Chi avrà la meglio? Quest'estate si prospettano altri bracci di ferro...