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  • Napolimania: i capricci di Rafa e le opportunità non colte

    Napolimania: i capricci di Rafa e le opportunità non colte

    Il Napoli non ha mai brillato nel calciomercato di gennaio, e anche questa volta, pur non essendoci nessun 'botto' o sorpresa, rimane qualcosa di irrisolto. Va detto che le operazioni fatte dagli azzurri sono equilibrate, ma non mancano le incognite. Una sola certezza, seppur col giovane Jorginho.

    ARRIVI: Tutto il mercato è stato condizionato dalle disposizioni di Benitez: lo spagnolo ha chiesto determinati giocatori (Song, Javi Garcia, Skrtel, Agger, Parejo, Romeu etc) che non sono arrivati, o per rifiuti dei diretti interessati o perché le rispettive società non li hanno ceduti. E purtroppo neanche le terze e quarte scelte (Gonalons, Capoue, Bernat etc) sono potute arrivare. Richieste troppo alte che hanno frenato la società, e quindi si è ripiegato addirittura sulle settime-ottave scelte. Il brasiliano del Verona Jorginho è una di queste. Tuttavia il colpo è buono, perché il ragazzo ha qualità ed è diventato subito il centrocampista con migliori doti della squadra azzurra. Poi sono arrivate due mezze scommesse: la prima è il solito sudamericano che sempre tocca vedere ai tifosi partenopei. Henrique Buss del Palmeiras è un difensore brasiliano di esperienza, che può giocare anche a centrocampo. Parentesi tutto sommato positive in Spagna e Germania e un Benitez che lo ha voluto fortemente, arrivando perfino a preferirlo in lista Uefa al posto di Jorginho. L'altro arrivo è Faouzi Ghoulam del Sant'Etienne, esterno sinistro dal gran fisico ma dalle doti tecniche da verificare. Gran corridore, ma i pareri su di lui non sono sempre entusiastici. In questo caso la scelta, sembra, è stata del ds partenopeo Bigon che lo seguiva da tempo.

    PARTENZE: Come sempre il Napoli ha faticato tantissimo per cedere i giocatori in esubero. O meglio, si può dire che chi è andato via si è 'venduto' da solo. Paolo Cannavaro, ormai totalmente ai margini, si è trovato la sua nuova squadra scegliendo il Sassuolo. Si parla di addio definitivo, ma intanto il capitano è partito in prestito, da luglio si vedrà, anche in base alla salvezza dei neroverdi. Per Armero discorso analogo, visto che il colombiano era destinato al Milan in uno scambio con Constant che poi non si è fatto. Ma essendo ormai partente ha finito con l'andare al West Ham, in prestito secco, e pure lui dal 1 luglio tornerà alla base. Purtroppo Bigon non è riuscito a cedere Uvini e Bariti, che erano dati per partenti, mentre sono stati confermati Radosevic e Zapata, che forse avevano invece bisogno di andare a giocare e fare esperienza (il colombiano poteva solo tornare all'Estudiantes, però).

    BILANCIO: Un mercato nel complesso sufficiente, in quanto completo nei reparti che serviva rinforzare. La nota positiva è Jorginho, che nelle prime uscite ha fatto vedere buone cose ed è un giocatore di personalità e prospettiva. Ma non mancano le incognite. In primis il rendimento del brasiliano Henrique, il cui ambientamento è tutto da verificare, sia ambientale che tattico. Volendo anche Ghoulam rappresenta una scommessa. Si spera che Benitez abbia approvato questi acquisti, ma la decisione di fare fuori Jorginho dalla lista Uefa ha un sapore altamente simbolico, facendo capire che l'allenatore spagnolo di certo non ritiene il brasiliano ex Verona un giocatore essenziale. Insomma, è come se un padre comprasse al figlio la macchina nuova, ma lui continuasse a uscire con la vecchia pure dicendo che la nuova vettura è fantastica. E infine ci sono le ombre di queste cessioni che non si riescono a fare: il Napoli ha un esercito di prestiti che renderanno la rosa enorme. Ultima nota: dispiace che agli azzurri non sia nemmeno sfiorata l'idea di ingaggiare un Osvaldo gratis, come ha fatto la Juventus. Un colpo che avrebbe reso, di colpo, il mercato eccezionale e che avrebbe garantito a Benitez un notevole rinforzo in attacco.

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