Calciomercato.com

  • Napolimania:| Televoto per salvare Vargas

    Napolimania:| Televoto per salvare Vargas

    Faceva quasi tenerezza vederlo nelle prime uscite in azzurro. Sembrava un pulcino spaesato, tanto da prendersi ironici appellattivi che lo paragonavano al ben più famoso 'pulcino pio', personaggio del tormentone di questa estate. Eppure, di progressi ne ha fatti: adesso, se non altro, quando scende in campo non fa danni. E' questa la triste parabola di Edu Vargas, che evidentemente rappresenta una piccola bomba pronta ad esplodere, o quantomeno un pretesto per tirare delle conclusioni importanti. Non si spiega, altrimenti, perché su di lui ci siano opposte correnti di pensiero e addirittura schieramenti contrastanti, tra chi lo vorrebbe sulla graticola e chi invece vorrebbe 'salvarlo'.

    In realtà tutta la storia dell'attaccante cileno è piuttosto curiosa: venuto fuori da un talent show sul calcio, il giovane Edu ha poi fatto carriera in Cile, fino a diventare uno dei leader dell'Universidad, una delle squadre più importanti del Paese. Trascinando la sua squadra a suon di gol, ha regalato alla sua squadra la Copa Sudamericana, l'equivalente della nostra Europa League (la Champions sudamericana è invece la Copa Libertadores). Vargas è diventato in breve tempo un vero e proprio idolo, nonostante la sua grande timidezza. Amato da molte ragazzine, che ancora oggi lo seguono sui social network. In più, il cileno si è guadagnato il secondo posto del pallone d'oro sudamericano, vinto da Neymar.

    Per quel che può valere questo riconoscimento, i numeri c'erano eccome. Ecco perché il Napoli si fiondò su di lui un anno fa: operazione orchestrata da Maurizio Micheli, capo degli osservatori azzurri e uomo di riferimento per gli affari di mercato in Sud America. Tra l'altro Micheli, con la benedizione di Alejandro Mazzoni (manager di Lavezzi e 'consigliere' del club per i giocatori sudamericani), individuò in Vargas l'erede perfetto del Pocho. Con l'ansia di poterlo perdere, Micheli chiese a De Laurentiis di poter derogare al mercato di gennaio, e prendere il cileno con sei mesi di anticipo perché era seguito con grande interesse da Inter e Chelsea.

    Così accadde, ma le anomalie non sono finite: la cifra per la quale Vargas è arrivato in Italia è di 11,5 milioni di euro, ma dal Cile qualcuno è pronto a giurare che l'attaccante è costato molto meno (circa 5), e anche un noto manager e conoscitore di quelle realtà come José Alberti afferma la stessa cosa. Come mai? Domanda alla quale non è giunta ancora risposta. E poi Mazzarri, che ha sempre detto di non conoscere il giocatore, anche dopo averlo allenato si è ben guardato dal collocarlo come vice Lavezzi, sia prima che dopo la partenza del Pocho.

    Il giocatore non ha aiutato molto, in quanto ha avuto serie difficoltà d'ambientamento, a partire dalla lingua, che ancora non riesce a parlare con scioltezza. Di sicuro c'è che De Laurentiis si aspettava (e si aspetta) molto da questo ragazzo tanto che, a quanto si vocifera, una sua cessione a gennaio per il presidente sarebbe da prendere come un fallimento. Di chi? Degli operatori di mercato in Sud America, forse? E' solo una supposizione, ma certo è che attorno al cileno c'è una certa tensione. Sicuramente non sarà ceduto a cuor leggero. Si sta cercando in tutti i modi di riabilitare il giocatore, che dalla sua ha giocato le ultime due gare (contro Aik e Cagliari) senza far danni e dando segnali di vita. Troppo poco, però.

    Intanto, una parte della critica ha preso a cuore questo 'pulcino triste', tanto da sfoderare inaspettati 7 in pagella e giudizi entusiastici. 'Ingresso decisivo' a Cagliari, si legge, neanche fosse stato lui a segnare il gol della vittoria. Sarà davvero così? E' ancora da vedere, ma la sensazione è che Vargas possa essere lo spartiacque del mercato azzurro, e non solo. Si è mossa una poderosa operazione simpatia, ma con quali finalità? Ingolosire gli acquirenti per cederlo bene? La sensazione è che il suo destino possa essere metro di giudizio da parte di De Laurentiis sul mercato del Napoli. Ma se Vargas davvero risorgesse, resterebbe o andrebbe via comunque? Di sicuro c'è che se crollerà e andrà via, qualcuno, forse, rischia di dover fare i conti con De Laurentiis, e quindi di pagare.

    Altre Notizie