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  • Nel nuovo Milan c'è ancora troppo Suso

    Nel nuovo Milan c'è ancora troppo Suso

    • Daniele Longo
    Una partenza nel segno di Suso e della sorpresa Cutrone. La premiata ditta rossonera ha messo la firma su 4 dei 5 gol segnati in queste prime due partite di campionato. La produzione offensiva del Milan è tutto nei piedi dello spagnolo, capace di incidere anche di più rispetto alla passata stagione.

    MILAN, DIPENDI DA SUSO - Era considerato un pesce fuor d'acqua nei suoi primi mesi in rossonero, passato nel dimenticatoio con Mihajlovic in panchina. Suso è la vittoria di Montella che ha puntato con forza su di lui e lo sta accompagnando in una crescita esponenziale che lo ha portato a conquistare la nazionale spagnola. Se da un lato il Milan sa di avere in rosa un giocatore che può cambiare il corso di una partita, dall'altro è troppo dipendente dalle sue giocate. Come accaduto nella passata stagione, ad ogni pausa dell'ex Liverpool coincidono le difficoltà oggettive della squadra. A differenza della passata stagione, però, ci sono tanti volti nuovi nel reparto offensivo. L'impressione è che Borini sia encomiabile dal punto di vista dell'impegno, ma non può essere un titolare fisso mentre lo stesso Calhanoglu ha bisogno di qualche settimana per trovare brillantezza fisica e mentale. 

    ADESSO IL RINNOVO - La prossima settimana potrebbe essere quella del nero su bianco sul tanto atteso rinnovo con adeguamento del contratto per il folletto di Cadice. I termini, rispetto a sei mesi fa, andranno ridiscussi verso l'alto perchè serate come questa certificano quanto sia per il Milan un top player della rosa, un elemento che spicca rispetto ai compagni. Dai 2,5 milioni si passerà a tre, magari con l'inserimento di bonus. Una firma che sarebbe la ciliegina sulla torta su un avvio di stagione da incorniciare, con due gol in campionato e la chiamata delle Furie Rosse. 

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