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L'Atalanta va più forte anche della Juve: Gasperini può sognare in grande

L'Atalanta va più forte anche della Juve: Gasperini può sognare in grande

  • Alberto Cerruti
    Alberto Cerruti
Addio alla Curva nord che sarà smantellata per lavori, ma non ai sogni di gloria dell'Atalanta che batte 2-0 una buona Udinese con i gol nella ripresa di De Roon su rigore e Pasalic e vola da sola al quarto posto. La squadra di Gasperini giocherà le ultime due partite casalinghe del campionato a Reggio Emilia e se manterrà questa condizione, quando tornerà a Bergamo all'inizio della prossima stagione potrà ascoltare per la prima volta la musichetta della Champions. In attesa di sapere se i sogni degli entusiasti tifosi della Dea si avvereranno, il campo dice ancora una volta che l'Atalanta ha una condizione fisica unica in Italia, perché nessun'altra squadra, a cominciare dalla Juventus pluricampione d'Italia, corre così tanto dall’inizio alla fine, a prescindere da chi va in campo.

MUSSO VOLANTE - Stavolta, per esempio, manca un giocatore importantissimo come Ilicic, nemmeno in panchina, ma la sua assenza non si sente perché i suoi compagni mostrano subito il consueto ritmo indiavolato. Spinta dal capitano Papu Gomez, l'Atalanta mette subito in crisi l'Udinese. Il gol sembra una formalità, ma il colpo di testa di Gosens destinato all'angolino viene deviato con la mano sinistra di Musso con un volo spettacolare. Il portiere argentino si ripete con un secondo intervento volante per respingere una conclusione di De Roon, smarcato da Gosens, e a quel punto i tifosi in tribuna incominciano a pensare a un tiro al bersaglio che però si rivela più difficile del previsto. L'Udinese, infatti, per nulla spaventata dalla bella partenza dei padroni di casa, non si limita a contenerne la sfuriata perché appena può riparte in velocità, sfruttando le aperture di De Paul e gli scatti in profondità di Pussetto e Lasagna. Proprio il capitano bianconero alla fine del primo tempo con un pericolosissimo pallonetto sfiora il gol del vantaggio, spaventando per la prima volta Gollini.

PICCOLI CAMPIONI - Visto che il gol non è arrivato, malgrado la grande pressione, dopo l'intervallo Gasperini lancia Roberto Piccoli, attaccante di 18 anni, al posto di un difensore, Mancini. E' la prova che a Bergamo i giovani hanno spazio, con la speranza che si rivelino campioni in campo e fuori, come sognava Mino Favini il grande maestro di calcio e di vita scomparso pochi giorni fa. Un po' per la freschezza di Piccoli e un po' per la maggiore pressione di tutta la squadra, l'Atalanta sfiora ripetutamente il gol ma Musso lo nega ancora allo scatenato Gomez, capace di impostare e di concludere. Come spesso accade, però, non basta attaccare per segnare e anzi proprio quando ci si sbilancia si rischia la beffa. E per un pelo, anzi per un palo, la beffa non arriva davvero perché De Paul vola in contropiede e colpisce il palo, appunto, alla sinistra di Gollini ormai battuto.

LA SVOLTA BUONA - Dal possibile 0-1 al reale 1-0 il passo è breve, perché dieci minuti dopo quel grande spavento l'Atalanta raccoglie il primo frutto concreto della propria superiorità. Sandro commette un inutile fallo su Masiello in piena area e De Roon dal dischetto trasforma il suo primo rigore che vale il vantaggio. A nulla serve l'ingresso di Okaka al posto di D'Alessandro perché il vento è cambiato e subito dopo arriva il raddoppio, tra l'altro quando l'Atalanta è in dieci perché De Roon è ai bordi del campo sanguinante. Zapata è bravo a vedere Pasalic che arriva alla sua sinistra e calcia a colpo sicuro, trovando la deviazione di Zeegelaar che spiazza definitivamente l'incolpevole Musso. La punizione è fin troppo severa per l'Udinese, ma nessuno può sollevare dubbi né sulla vittoria, né sul quarto posto di questa bella Atalanta che non finisce di stupire.

IL TABELLINO

Atalanta-Udinese 2-0 (primo tempo 0-0)


Marcatori: 36' s.t. rig. de Roon (A), 39' s.t. Pasalic (A)

Assist: 39' s.t. Zapata (A)

Atalanta (3-4-1-2): Gollini; Mancini (1' s.t. Piccoli), Palomino, Masiello; Hateboer, de Roon, Freuler (33' s.t. Djimsiti), Gosens (19' s.t. Castagne); Pasalic; Gomez, Zapata. All. Gasperini.
 
Udinese (3-5-2): Musso; De Maio (26' s.t. Nuytinck), Zeegelaar, Samir; Larsen, Mandragora (28' s.t. Badu), Sandro, De Paul, D'Alessandro (39' s.t. Okaka); Pussetto, Lasagna. All. Tudor.

Arbitro: Giacomelli di Trieste (Longo, Tasso; Nasca)

Ammoniti: 10' s.t. Zeegelaar (U), 17' s.t. Samir (U)

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