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  • Niang, un affare solo per il Milan: ora il Torino avrà il problema di venderlo

    Niang, un affare solo per il Milan: ora il Torino avrà il problema di venderlo

    • Andrea Piva
    Doveva essere il grande colpo dell'estate del Torino, invece M'Baye Niang al momento si sta rivelando solamente un grande affare per il Milan che a fine stagione incasserà 15 milioni di euro per il riscatto, obbligatorio, del cartellino del giocatore da parte del presidente Urbano Cairo. Se c'è un giocatore che finora più di tutti ha deluso in casa granata, considerando anche il rapporto rendimento/prezzo, questo è sicuramente l'attaccante franco-senegalese: un girone di andata disastroso sotto la guida di Sinisa Mihajlovic (che lo aveva voluto a ogni costo in squadra) con pochissime prestazioni meritevoli della sufficienza in pagella, un avvio di ritorno incoraggiante, grazie anche alla nuova posizione in campo trovatagli da Walter Mazzarri, prima di sparire proprio nel momento migliore della squadra granata.

    NIANG, AL TORINO NON C'È PIÙ SPAZIO - Nel Torino che ha collezionato tre vittorie e un pareggio nelle ultime quattro partite (tra i successi c'è anche quello sull'Inter) Niang è sempre stato in tribuna: con il Cagliari ha dovuto scontare un turno di squalifica, nelle successive tre partite è stato invece fermato da un fastidio muscolare. L'attaccante, salvo sorprese dell'ultimo minuto, dovrebbe tornare a disposizione di Mazzarri per la partita di domani contro la sua ex squadra. Contro il Milan però si siederà al massimo in panchina, non solo per via della forma fisica non ancora al top dopo l'infortunio, ma anche perché in questo Torino non sembra più esserci molto spazio per lui. Adem Ljajic è tornato a giocare ad alti livelli e la coppia Andrea Belotti – Iago Falque è difficilmente sostituibile. Spazio nella squadra granata Niang potrebbe non averne neanche la prossima stagione e per questo una sua cessione a fine stagione è più che un'ipotesi.

    VETRINA MONDIALE - Il vero problema per Urbano Cairo sarà però quello di almeno recuperare i soldi spesi per acquistarlo dal Milan. Lo scorso agosto il presidente del Torino aveva versato nelle casse rossonero 2 milioni di euro per il prestito del giocatore, a fine stagione dovrà staccare un assegno da altri 15 milioni (compresi i bonus) per il riscatto a titolo definitivo del giocatore. A gennaio Cairo non ha potuto cedere Niang perché in questa stagione aveva già giocato partite ufficiali con due squadre diverse, il Milan nei preliminari di Europa League e il Torino in campionato, ci proverà fra qualche mese, ma sembra difficile che qualche società possa offrire questa stessa cifra al Torino per l'attaccante. A meno che Niang non riesca a mettersi in mostra nel Mondiale in Russia che giocherà con la maglia del Senegal (sarà uno dei soli tre giocatori che potranno rappresentare il Toro nella prestigiosa manifestazione, gli altri due saranno Adem Ljajic con la Serbia e Joel Obi con la Nigeria).

    IL PRESTITO PER IL RILANCIO - La Coppa del Mondo potrà essere una vetrina importante per Niang, ma nel caso non bastasse allora potrebbe prendere piede l'ipotesi di un prestito in qualche squadra, magari straniera: negli ultimi mesi c'è stato qualche contatto tra il Torino e lo Spartak Mosca (che già la scorsa estate aveva trattato con il Milan il giocatore). Il club russo, che aveva avanzato anche un'offerta per Adem Ljajic, è tornato a chiedere informazioni per Niang, nel frattempo il suo procuratore, Mino Raiola, ha iniziato ad attivarsi per cercare una squadra al suo assistito nel campionato francese, dove con la maglia del Caen prima e del Montpellier poi, l'attaccante si è già espresso ad alti livelli. Questa volta ad accogliere a rivitalizzare Niang potrebbe però essere il Nizza, società che negli ultimi anni ha già fatto tornare in auge il nome di un altro calciatore della scuderia di Raiola: Mario Balotelli.

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