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  • 'Non abbastanza sexy': tre ragazze allontanate da un locale a Ostia

    'Non abbastanza sexy': tre ragazze allontanate da un locale a Ostia

    • Davide Fantozzi
      Davide Fantozzi

    Non poter entrare nel locale perché “non siete abbastanza sexy”. È successo a Ostia, all’ingresso del bar dello stabilimento Shilling, dove tre ragazze si sono viste rimbalzare dallo steward. “Non avete i requisiti fisici”, uguale niente aperitivo al mare. Il primo maggio scorso il locale era pieno, con oltre 500 persone all’interno a festeggiare la caduta del contingentamento e del distanziamento obbligatorio negli esercizi commerciali. Fuori la ressa, con gli addetti alla sicurezza a controllare e, a quanto pare, sfoltire il traffico.

    A svelare l’episodio per prima è stata la madre di una delle tre universitarie. “Sono indignata per quello che è successo – ha scritto sui social la donna – respinti perché non avevano i requisiti fisici? Come possono arrogarsi il diritto (gli steward, ndr) di esercitare una tale discriminazione e farlo tranquillamente pubblicamente?”. Il post termina con il commento al vetriolo: “Locali come questo andrebbero chiusi”.

    Eleonora, questo il nome di una delle tre amiche, sulle pagine del Messaggero dice che “in un primo momento abbiamo pensato che potesse dipendere dall’età e così abbiamo sostenuto di essere maggiorenni, ma non è bastato”. Dopo aver capito cosa intendesse il bodyguard, le ragazze sono “state allontanate e invitate ad andare altrove”. Dopo aver passato il pomeriggio in un altro locale, però, la ragazza è tornata dallo steward “per guardarlo negli occhi e dirgli quello che pensavo”. Eleonora ha chiesto se per riuscire a entrare avrebbe dovuto “essere più scollata – prosegue – e lì sia l’addetto alla sicurezza che il gestore intervenuto in difesa del buttafuori hanno annuito, anche sorridendo. Una situazione fuori da ogni logica”. La decisione di raccontare l’episodio è “perché non vorremmo che quello che è capitato a noi possa poi capitare ad altre ragazze. È stato molto umiliante”.

    La replica non si è fatta attendere ed è arrivata direttamente dal titolare e gestore dello Shilling, Fabio Balini. “Lo steward ha chiesto di aspettare che defluissero un po’ di clienti”, ha spiegato oggi. “Ha detto una parola sbagliata alludendo ai requisiti fisici – continua – ha fatto una battuta maleducata di cui mi scuso personalmente”. Per Balini, il bodyguard “probabilmente era sotto stress per gestire l'afflusso e i clienti”.

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