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  • Non solo Donnarumma: ecco come Gattuso ha blindato il Milan

    Non solo Donnarumma: ecco come Gattuso ha blindato il Milan

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    Aveva impiegato 11 partite il Milan di Rino Gattuso a mantenere la porta inviolata in campionato, tradito sino al match contro l'Udinese dello scorso 4 novembrre soprattutto da una serie infinita di errori individuali che erano costati molti punti in classifica. Ma nell'ultimo mese i rossoneri sembrano aver cambiato marcia, ottenendo ieri contro il Napoli il sesto clean sheet nelle ultime 9 partite ufficiali, considerando anche Coppa Italia e Supercoppa Italiana. Solamente 3 i gol concessi in questo parziale, iniziato lo scorso 9 dicembre con lo 0-0 interno contro il Torino: Chiesa, Petagna e Cristiano Ronaldo sono stati gli unici calciatori capaci di bucare la porta di Donnarumma.

    LA FASE DIFENSIVA - Se il portiere rossonero è tornato sui livelli di rendimento a cui aveva abituato tutti prima della deludente parentesi della passata stagione, a crescere in maniera importante è stato il livello delle prestazioni della linea a 4 predisposta davanti a lui, ma soprattutto la fase difensiva della squadra intera. Abate o Calabria a destra, Zapata (e poi Musacchio, dopo l'infortunio del colombiano) e Romagnoli centrali, Rodriguez a sinistra: a questi uomini Gattuso si è affidato e si sta affidando per ripristinare quella compattezza che è stata la prerogativa del suo calcio dal giorno del suo avvento sulla panchina rossonera e che ha spesso consentito al Milan di restare a galla e giocarsela con quasi tutti i suoi avversari. 

    GRANDE SACRIFICIO - Un ritorno alle vecchie abitudini reso possibile anche dal preziosissimo sacrificio svolto dai centrocampisti, da Kessie a Bakayoko passando per la novità Paquetà, e dal ritorno a un sistema di gioco, il 4-3-3, che Gattuso apprezza particolarmente perchè il più adatto a valorizzare le qualità di un giocatore centrale come Suso e a trasformarsi ben presto in un 4-5-1 in fase di non possesso per coprire meglio il campo e concederne meno agli attacchi avversari. Un lavoro decisamente dispendioso che offre il più classico dei rovesci della medaglia, ossia la difficoltà nel mantenere la lucidità al momento di fornire l'ultimo passaggio o di concludere in porta; sono infatti solo 6 i gol segnati dal Milan nelle ultime 9 partite e, al di là dei primi promettenti 20 minuti disputati contro il Napoli, probabilmente non saranno sufficienti soltanto i gol del nuovo arrivato Piatek per competere fino in fondo per un posto in Champions League.

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