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  • Nunez decide anche il derby: è lui il 9 del futuro. Parte la rincorsa al ‘Pallone d’Oro’ Benzema

    Nunez decide anche il derby: è lui il 9 del futuro. Parte la rincorsa al ‘Pallone d’Oro’ Benzema

    • Andrea Barbuti
    Nonostante fosse Pasqua, i protagonisti della scorsa serata non sono più una sorpresa. Mentre Karim Benzema guidava e poi chiudeva la remuntada del Real ai danni del Siviglia, consegnando di fatto la Liga nelle mandi di Ancelotti, a non molti chilometri di distanza, Darwin Nunez ammutoliva i 40 mila dell’Estadio José Alvalade dominando e decidendo il derby di Lisbona, prima con un’accelerazione impressionante che ha lasciato di stucco Coates e Neto, conclusa col morbido tocco sotto a superare Adan, poi con l’assist a Gil Dias nel recupero a sigillare il 2-0 finale. Non è una sorpresa, appunto, perché Karim e Darwin fanno questo da quando è iniziata la stagione: dominano, segnano, decidono, splendono.

    BENZEMA PER IL PALLONE D’ORO - Da quando non ha più il ruolo di spalla di Ronaldo e specialmente negli ultimi due anni, Karim The Dream Benzema ha iniziato a dimostrare tutto il suo valore, con numeri impressionanti (69 gol e 22 assist in 85 partite, fra una sponda di tacco e una tripletta in semifinale di Champions), prestazioni da leader tecnico ed emotivo e giocate da Pallone d’Oro. Gli è sfuggito l’anno scorso, probabilmente nel momento dell’eliminazione dalla Champions per mano del Chelsea ma il 2022 può essere il suo anno. Non ci sarà più il Chelsea fra lui e la sua prima Champions senza CR7, ma il Manchester City e, presumibilmente il Liverpool. Poi, a dicembre, avrà l’occasione di giocarsi il Mondiale con la sua ritrovata nazionale francese che parte da favorita dopo il flop all’Europeo. Se sarà trionfo in almeno una di queste due competizioni, considerando la Liga per vinta già ad oggi, non ci saranno Messi o Ronaldo che tengano, il favorito per il Pallone d’Oro sarà finalmente lui e solo lui.

    IL NUOVO CHE AVANZA - Contemporaneamente all’affermazione di Benzema come uno dei migliori centravanti quantomeno di questo secolo, ha iniziato a mettersi in luce, a correnti alternate, anche la futura generazione di numeri 9. Guardando quelli che al momento sono i tre più forti, Haaland, Vlahovic e Nunez, sembra chiaro che il prototipo del ruolo si sta evolvendo. Benzema resterà probabilmente l’ultimo grande 9,5, o il 9 più tecnico al mondo, come si è solito chiamarlo. Dopo di lui la parola d’ordine sarà ferocia: attaccanti sì forti fisicamente, bravi a fare la guerra, tenere palla e giocare di sponda, ma tecnicamente essenziali e soprattutto verticali, che vanno dritti al punto, senza le delizie di Benzema, ma con numeri non inferiori.

    LA PLANATA DI DARWIN - Se il 2020 e 21 sono stati gli anni di Vlahovic e soprattutto Haaland, nel 2022 le stelle di Borussia e Juve sono state parzialmente eclissate dalla imponente sagoma di Darwin Nunez, che in questa stagione ha dispiegato le ali e si è prepotentemente preso la scena europea trascinando il Benfica a un insperato quarto di finale di Champions League. Anche se sulla maglia ha stampato il 9, la sua carriera ha più punti di collisione con alcuni dei più grandi centravanti con la 7 degli ultimi 20 anni. Fin dai tempi del Penarol, infatti, in Uruguay gli hanno appioppato il pesante apodo di nuevo Cavani, ma non è questo l’accostamento più pesante. Con l’approdo al Benfica, viste le sue origini rioplatensi era impossibile non tirare fuori il nome di Oscar Cardozo, una divinità da queste parti. Nelle sue prime due stagioni in vermelho e branco lo ha già superato (anche se a differenza del Takuara, Darwin non è destinato a diventare una bandiera del club).

    NUMERI DA TOP - Dal suo arrivo a Lisbona, Nunez ha già segnato 47 gol, ben 13 in più rispetto al paraguaiano arrivato dal Newell’s Old Boys quasi un decennio fa. In questa stagione sono 33 (8 in più dell’acciaccato Haaland, 6 in più di Vlahovic), di cui 6 in Champions League (alla sua prima partecipazione) dove ha già stabilito un record diventando il primo giocatore della storia del Benfica a segnare 6 gol in una sola edizione. Giusto per fare un paragone con i due più grandi attaccanti del presente, a 22 anni Lewandowski non aveva ancora esordito in Champions e il suo sesto gol lo ha segnato a 24 anni, mentre Benzema a 22 anni si accasava al Bernabéu già con un bottino di 12 reti in 4 partecipazioni con l’Olympique Lione. Tornando a Nunez, dopo la doppietta al Barça e il gol al Bayern nei gironi, sono arrivate le reti ad Ajax e Liverpool, prima di decidere, nella serata di ieri, il derby in casa dello Sporting ed esultare correndo con le braccia aperte - o meglio con le ali dispiegate, a imitare l’aquila simbolo del suo attuale club - e lo sguardo deciso, proprio come facevano Cavani e Cardozo e come continua a fare anche Benzema.

    PEZZO PREGIATO -  Secondo il Daily Mail ci sono almeno cinque club inglesi su di lui: Manchester United, Liverpool, Arsenal, West Ham e i nouveaux riches del Newcastle. A questi Mundo Deportivo aggiunge Bayern Monaco e Atletico Madrid, dove andrebbe a ricalcare le orme di due grandi attaccanti uruguagi: Suarez e Forlan (altro grande numero 7). In Francia rilanciano anche l’immancabile Psg. Insomma, quest’estate sarà asta. Si parte da una base di 70 milioni. Complici le esagerate commissioni richieste da Raiola per Haaland e la già avvenuta cessione di Vlahovic alla Juve quest’inverno, sarà Darwin Nunez il grande conteso del prossimo mercato. È lui, più di tutti, il nuevo, per dirla alla spagnola, anzi il nueve che avanza.
     

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