Calciomercato.com

  • Nzola 'testa calda' nel mito di Henry: la gavetta in Puglia, la squalifica per rissa con l'arbitro e il sogno A con lo Spezia

    Nzola 'testa calda' nel mito di Henry: la gavetta in Puglia, la squalifica per rissa con l'arbitro e il sogno A con lo Spezia

    • Alessandro Di Gioia
    Mbala Nzola non è un tipo facile, perché non ha avuto una vita facile. Il francese classe 1996 è una delle più belle rivelazioni di questa travagliata e lunghissima stagione di Serie B, che finirà soltanto il 21 agosto, con la finale di ritorno dei playoff. Un epilogo che l'attaccante dello Spezia spera di festeggiare da vincitore, in casa, in quello Stadio Picco che ha imparato a conoscere le sue magie e i suoi colpi di testa. Ma il ragazzo di Troyes è così, se gli dai fiducia ti porta in alto: vedere per credere il gol del 3-0, una gemma per tecnica e fisicità, messo a segno ieri sera nella semifinale di ritorno contro il Chievo, decisivo per ribaltare il 2-0 del Bentegodi e scortare le Aquile alla finalissima dei playoff di B, che potrebbe riportarle in A dopo gli anni della Seconda Guerra Mondiale.

    LA 'TESTA CALDA', L'IDOLO HENRY E LA GAVETTA A FRANCAVILLA - Stagione da protagonista, dopo l'arrivo dal Trapani l'inverno del 2019, dove ha lasciato casa e un mese di stipendio, in prestito con diritto di riscatto a 900mila euro, non ancora esercitato: 31 presenze, 8 gol e 2 assist, per un 23enne dalla testa calda che si ispira a Thierry Henry, suo idolo da bambino: di origine angolana, inizia a giocare proprio nel Troyes, prima di trasferirsi a soli 17 anni in Portogallo, nell'Academica, e poi sbarcare in Puglia, a Francavilla Fontana, dove inizia a fare la fortuna della Virtus, arrivando fino ai playoff con la maglia dei pugliesi. Tono pacato e sorriso sereno, sui suoi errori a inizio anno diceva: "In passato ho sbagliato, a La Spezia dimostrerò chi sono davvero". E lo sta facendo.

    LA RISSA CON L'ARBITRO E LA SQUALIFICA Già, perché proprio durante la dura gavetta con la maglia della Virtus, dopo un'annata da trascinatore in Lega Pro, fu vittima di una maxi-squalifica proprio ai playoff. Rimediò un rosso nei minuti finali della partita contro il Livorno e fu squalificato addirittura per otto partite, come riporta il comunicato: "Espulso per somma di ammonizioni, avvicinava l'arbitro e, dopo avergli rivolto espressioni offensive, gli pestava con forza il piede destro irridendolo e successivamente reiterando espressioni offensive; allontanandosi dal campo, rivolgeva ad un calciatore avversario frasi offensive e gli indirizzava uno sputo che lo raggiungeva a una guancia; al termine della gara, attendeva il passaggio del direttore di gara che rientrava negli spogliatoi e gli rivolgeva ulteriori e gravi espressioni offensive".

    IL MENTORE ITALIANO, IL 'GEMELLO' GALABINOV E L'AMICO BIABIANY - Il direttore tecnico spezzino Guido Angelozzi già ai tempi del Sassuolo lo voleva prelevare, prima che arrivasse il Carpi ad acquistarlo per 700mila euro: nel mercato di gennaio del 2019 non se lo è fatto scappare e lo ha messo a disposizione di Vincenzo Italiano, a fianco di un altro bomber fumantino come Andrej Galabinov. Pupillo di Faggiano e proprio dell'ex Verona, suoi ex ds e allenatore a Trapani, ha imparato ad essere più equilibrato, mentalmente e caratterialmente: maglia numero 14 grazie al consiglio del suo amico ed ex compagno in Sicilia, Jonathan Biabiany, francese come lui, il quale ritiene che Nzola possa arrivare nel calcio che conta. Chissà, magari già l'anno prossimo... 

    @AleDigio89

    Altre Notizie