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  • Odio social su De Sciglio: il limite di chi giudica il calcio attraverso gli episodi

    Odio social su De Sciglio: il limite di chi giudica il calcio attraverso gli episodi

    • Gianluca Minchiotti
    I tifosi, tutti uguali. Tutti pronti a dare il peggio di sè in caso di sconfitta. E così, come per una magica trasmutazione genetica, l'odio che spesso i tifosi del Milan riservavano a Mattia De Sciglio è stato fatto proprio dai sostenitori della Juventus. E l'ex difensore rossonero è diventato, sui social, il capro espiatorio perfetto per la sconfitta della squadra di Allegri contro la Lazio in Supercoppa. 

    DE SCIGLIO SBAGLIA, MA... - Qui non si vuole certo negare l'errore commesso da De Sciglio in occasione del 3-2 decisivo dei biancocelesti, perché non c'è dubbio che il classe 1992 abbia sbagliato in modo grossolano tempi e modi del (mancato) intervento su Lukaku, autore dell'assist per Murgia. Ma da qui a farne il colpevole principale del ko della Juve all'Olimpico ne passa di acqua sotto i ponti. Posto che quando De Sciglio è entrato in campo, al 57', i campioni d'Italia erano sotto 2-0, e quindi non è che fino al quel momento stessero dominando (anzi...), le cause della debacle juventina sono state organiche, di squadra. E i motivi, oltre che nella preparazione fisica (giocatori ancora imballati, ma questo vale anche per la Lazio) e nel mercato ancora incompleto, vanno ricercati soprattutto a livello tattico (squadra spezzata in tre, scarsa o nulla comunicazione fra i reparti).

    IL CAPRO ESPIATORIO - Fare dell'errore di un singolo la causa unica di una sconfitta che ha motivazioni ben più grandi (se non fosse stato per Buffon, la Lazio avrebbe potuto fare cinque o sei gol), è il limite tra chi guarda le partite e il calcio nel loro complesso e chi (oggi bianconero, ieri rossonero, domani di un altro colore) sfoga la propria frustrazione personale su Facebook e Twitter.  

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