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  • Oltre la Leggenda, il nome: Mick Schumacher tra i 'grandi'

    Oltre la Leggenda, il nome: Mick Schumacher tra i 'grandi'

    • Roberto Petrucci
    “Mick Schumacher to make FP1 debut in Germany”.

    Inizia così il breve ma coinciso comunicato apparso verso le 14 odierne sul sito dell’Alfa Sauber. Mick Schumacher, primogenito della leggenda Michael, farà finalmente il tanto atteso debutto in Formula1. E non lo farà su un circuito qualsiasi, bensì a casa sua, al “Nurburgring Eifel” di Germania, all’ombra delle gesta eroiche di papà. Prenderà il posto di Antonio Giovinazzi durante la prima sessione di prove libere. È sicuramente poco, più che una scelta pensata in virtù di un percorso è un “premio” concesso al predestinato per le sue ottime prestazioni in GP2, ma pur sempre un esordio assoluto nella massima espressione motoristica mondiale. Per i romantici sarà un’occasione imperdibile, per i “teenager” della disciplina sarà un ulteriore tassello di emozione. Chissà se un giorno potranno dire, come a noi dissero i nostri padri di Senna e Prost, “io c’ero”. Sicuramente sarà un momento da occhi lucidi per tutti gli amanti di questo meraviglioso sport quale è la Formula1.

    Abbiamo detto come questa occasione sia un premio concesso a Mick. Non deve fuorviare questo termine poiché, dopo un primo anno (quello scorso) di adattamento alle monoposto, concluso comunque con un dignitosissimo 7° posto nel mondiale GP2, Schumi jr sta mettendo in piedi una stagione molto positiva contornata da due successi senza diritto di replica e per di più, il primo, agguantato niente meno che a Monza. Corsi e ricorsi tutti di stampo tedesco (anche Vettel vinse la sua prima gara in carriera, sebbene in F1, a Monza, chissà che porti bene la Brianza). L’altro successo di tre giorni fa sul circuito di Sochi, in Russia. Vittoria netta, costruita con un’ottima partenza in rimonta dalla terza casella della griglia e culminata con un sorpasso “stampo Schumi” al 19° giro ai danni di Tsunoda: presa di tutta la scia, attacco all’interno, cambio di direzione e sorpasso in trazione all’uscita della chicane. Un capolavoro.

    “Sono davvero felice di aver trasformato il grande ritmo di gara in una vittoria. Grazie al team che mi ha dato una macchina veramente veloce”, parole di chi sa il fatto suo, parole di chi ha già la stoffa del campione che non aspetta altro di essere filata. Dovesse vincere il Mondiale Gp2, regolamento alla mano, non potrebbe più correre nella medesima categoria, ma è comunque difficile che ci rimanga. Le sue quotazioni per un sedile in F1 sono in crescita: Alfa o Haas le destinazioni preferenziali (gemellate con Ferrari), con la casa italo-svizzera che si ritroverebbe in leggero vantaggio se dovesse rinnovare Kimi Raikkonen (anche qui, nostalgia canaglia) con Giovinazzi alla Haas e Ferrari che si ritroverebbe la “coppia del futuro rosso” in F1, non male (in attesa di un presente migliore di questo).

    Insomma gli ingredienti ci sono tutti, con il piccolo Schumi pronto al grande debutto. Oltre alle variabili emotive citate sopra, sarà interessante capire l’approccio del “kaiserino” e soprattutto dove riuscirà a fermare il cronometro, nel caso dovesse (improbabile) optare per una simulazione di qualifica e (più probabile) osservarne il ritmo in una simulazione gara, capirne i punti forza e i punti deboli. Sarà fantastico sentirne i team radio, captarne l’emozione e le sensazioni. Per farla breve, sarà un revival futuristico. Oltre la leggenda, il nome: in bocca al lupo Mick.

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