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  • Palermo, dal declino alla resurrezione

    Palermo, dal declino alla resurrezione

    • Cristiano Simeti
    Dal baratro alla luce. E' stato un 2019 travagliato per il Palermo, con continui colpi di scena, che stava per terminare nel peggiore dei modi. Una cosa è certa, la macchina perfetta, che l’ormai ex presidente Maurizio Zamparini aveva creato sin dal lontano 2002, non esiste più. Il Palermo per molti anni ha entusiasmato i palati fini del calcio, affrontando a viso aperto le big italiane del campionato. I calciatori che hanno vestito la maglia rosanero in quasi 10 anni sono nomi da far girare la testa: Barzagli, Grosso, Balzaretti, Miccoli, Cavani, Pastore, Ilicic, Dybala e ci vorrebbe molto più tempo per elencarli tutti. Il club ha sfornato talenti anno dopo anno, sfiorando l’ingresso in Champions League e raggiungendo la finale di Coppa Italia contro l’Inter nel 2011. Il crollo dei rosanero è avvenuto proprio dopo quell’annata, da lì in poi sono iniziati anni bui. I giocatori migliori, uno su tutti Edinson Cavani, sono stati venduti e la società non è riuscita a sostituirli adeguatamente. Successivamente, al termine della stagione 2012-2013, è avvenuta la retrocessione in serie B, dopo 9 anni di serie A ricchi di traguardi. L’immediata promozione nella massima categoria l’anno successivo non è bastata a far rifiorire il Palermo, poiché il mercato svolto dalla società non è stato all’altezza delle aspettative dei tifosi rosanero. La squadra siciliana ha galleggiato per altri tre anni in serie A lottando, con le unghia e con i denti, per rimanere aggrappata al campionato, ma il 19esimo posto in classifica della stagione 2016-2017 ha riportato i rosanero nell’incubo della retrocessione; era terminato un ciclo. La stangata definitiva è avvenuta l’anno seguente con la sconfitta nella finale dei play-off che avrebbe dovuto riportare il Palermo in serie A.

    Dal 2017 ha avuto inizio l’agonia, in quanto sono sorte irregolarità nella gestione societaria di Maurizio Zamparini, accusato di inadempienza finanziaria, a seguito di indagini svolte dalla Procura di Palermo, che ha scoperto che l’ex presidente aveva creato delle plusvalenze, attraverso società riconducibili a questo ultimo, per sistemare i bilanci. Le irregolarità accertate hanno portato la società verso un punto di non ritorno. Diverse società hanno poi provato a rilevare il club, senza successo. Gli ultimi proprietari del vecchio Palermo, il gruppo Arkus Network, tentarono un piano di risanamento, che però conteneva un numero considerevole di violazioni della normativa fallimentare. La società a luglio 2019 viene dichiarata fallita dal Tribunale di Palermo, che cancella con una pec gli ultimi 32 anni di storia dell’Unione Sportiva Città di Palermo.

    Un 2019 tragico che si avviava verso un epilogo disastroso, quello della società rosanero, ma non tutti i mali vengono per nuocere;  il 24 Luglio 2019 inizia la resurrezione del club grazie al duo Dario Mirri- Tony Di Piazza che, vincendo la gara indetta dal Comune per rilevare il titolo sportivo del Palermo calcio, investe 2,8 milioni di euro necessari per pagare gli stipendi dei calciatori e allestire una squadra ambiziosa per poter affrontare il campionato di serie D. L’entusiasmo dei tifosi ritorna, dopo le continue delusioni degli ultimi anni, e si traduce in un boom di abbonamenti, nonostante la partecipazione a un campionato dilettantistico. Lo stadio Renzo Barbera ha ripreso vita, ottenendo il record di abbonamenti venduti in un campionato di serie D, ben 10.450. 11 Freunde, uno dei mensili tedeschi più letti, nella sua ultima uscita ha dedicato al club del duo Mirri-Di Piazza un reportage di ben 8 pagine, per raccontare la rinascita del nuovo Palermo. Il club rosanero ha concluso la prima parte di stagione al primo posto in classifica, in cui si sono messi in mostra giocatori molto interessanti come Felici, Martinelli, Martin, capitanati dal veterano Mario Santana. La strada per tornare nel calcio che conta è lunga e tortuosa ma l’incubo per i rosanero sembra essere terminato; si respira un’aria nuova, di positività, fiducia e voglia di regalare ai tifosi i traguardi che una piazza come Palermo merita. 
     

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