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  • Palermo, l'ex Guidolin:| 'L'avrei portato in Champions'

    Palermo, l'ex Guidolin:| 'L'avrei portato in Champions'

    • D.V.

    Francesco Guidolin, dica la verità, ha temuto di saltare per squalifica la partita di Palermo?
    'È vero. Mi sarebbe dispiaciuto non potere andare in panchina proprio a Palermo. Tornare è sempre molto bello'.

    Recentemente Zamparini l'ha definita il migliore allenatore che ha avuto nelle sue squadre?
    'Sono contento di questo. Se l'ha detto significa che lo pensa realmente. Zamparini è una persona leale, diretta e sincera'.

    Verrebbe da dire peccato che se ne sia accorto solo adesso.
    'Sono sicuro che con un po' di pazienza in più l'esperienza di Palermo ci avrebbe portati alla Champions. Questo bellissimo periodo che abbiamo vissuto insieme sarebbe potuto diventare splendido'.

    E invece cosa non è andato?

    'Non si è capito sino in fondo che si stava costruendo qualcosa di veramente importante. Io dico sempre che la squadra che negli ultimi venti anni ha fatto maggiori progressi nel calcio italiano è sicuramente il Palermo. Dalla serie B alla serie A e poi all'Europa sfiorando la Champions. Il merito è di Zamparini che ha investito tantissimo, ma dovevamo capire che con un po' di pazienza si poteva fare ancora di più'.

    Quello della Champions in rosanero sembra essere un suo grande rimpianto.
    'In effetti lo è. A Palermo c'era tutto. Un presidente generoso e ambizioso, una piazza altrettanto generosa e ambiziosa. Mancava veramente poco per centrare l'obiettivo. Se non si fosse fatto male Amauri in Champions saremmo andati noi e non la Lazio. Ma con un po' più di tempo ci saremmo arrivati comunque. Bastava continuare in quel lavoro di programmazione che stavamo portando avanti'.

    A proposito di programmazione, lei ha avuto Panucci a Parma. Come vede il suo inserimento a Palermo?

    'Molto bene. Panucci è un ragazzo molto intelligente. Uno che si mette sempre in discussione e che accetta le sfide. È sveglio e conosce di calcio e quindi può fare veramente bene'.

    Torniamo a Palermo-Udinese. Lo 0-7 dello scorso anno è uno di quei risultati irripetibili che restano nella storia?
    'Certamente. Ormai appartiene all'album dei ricordi ed è irripetibile. È stato l'apice di una squadra che ha segnato quattro gol a Milano, a Genova, a Cagliari, a Roma. La migliore squadra che abbia mai avuto in trasferta'.

    Anche il suo Palermo vinceva tanto lontano da casa.

    'Infatti, quel Palermo è stata la seconda miglior squadra'.

    Tutto il contrario di quella di oggi. Come se lo spiega?
    'Non lo so e non mi permetto di giudicare una situazione che non conosco. Quello a cui penso però è che il Palermo in casa diventa fortissimo ed è su questo che sono molto concentrato'.

    Ci crede in un Palermo che lotta per non retrocedere?
    'Assolutamente no. Il Palermo ha una classifica serena che può migliorare ancora. Ha tutte le potenzialità per farlo e mi auguro che Mutti, un amico, possa proseguire il suo cammino'.

    Il calcio è strano. Talmente strano che la rivedremo a Palermo?

    'A Palermo tornerò di sicuro, ma da turista con mia moglie. In panchina no anche perché in panchina ci starò ancora per poco. Vorrei un nuovo ruolo che mi consenta di avere più tempo magari per venire più spesso a Palermo a godere del suo sole e della sua gente'.

    (La Repubblica - Edizione Palermo)


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