'Stasera ci sono tutti i presupposti per vedere una grande partita, c'è grande attesa e lo stadio sarà pieno'. Il vicepresidente rosanero Guglielmo Miccichè, ospite ai microfoni di Radio Sportiva, ha analizzato a tutto tondo il momento del suo Palermo, diviso fra campionato, mercato e prospettive future. 'Ritenevamo la rosa ristretta, quindi abbiamo preso due giocatori sloveni di prestigio, poi una punta che ci serviva come Paolucci e altri giocatori interessanti in prospettiva per giugno come Gonzalez e Labrin - ha analizzato il numero due del club siciliano -. Pastore? Stiamo parlando di un grande giocatore, oltre all'effettiva bravura c'è anche l'aspetto umano. Ha tutti i crismi per diventare un campione. Noi lo vogliamo tenere: lui sta bene e il pubblico lo ama, quindi mi auguro e spero che giochi ancora con noi. Mi auguro che ci porti dove noi siamo mai arrivati, ovvero in Champions; spero che faccia parte del nostro progetto, se poi andrà in una grande lo seguiremo anche lì'.

'Gli arbitri sono una nota dolente; quest'anno abbiamo un rapporto incredibile con loro, i torti che subiamo di domenica in domenica sono esagerati. Anche domenica ci è stato negato un rigore paradossale per un fallo di mano di Thiago Motta. Ci siamo confrontati spesso con loro, e ci hanno parlato di sfortuna: ci auguriamo che sia solo questo, ma sono talmente tanti che non possiamo non pensar male, anche perchè ci hanno tolto dei punti con i quali saremmo veramente in alto. Zamparini? Oltre ad essere un grandissimo tifoso del Palermo, che è una sua creatura, quando lo vede in confusione come a Milano cerca sempre un capro espiatorio, che trova quasi sempre nell'allenatore, però vi assicuro che fra i due c'è un grande rispetto e grande unità di intenti, non c'è da preoccuparsi per le esternazioni. Delio Rossi è saldissimo su questa panchina, nessuno ha voglia di toccarlo. L'anno scorso abbiamo sfiorato la Champions, speriamo di rientrarci quest'anno; poi le esternazioni del presidente ci saranno sempre, a lui piace confrontarsi'.