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  • Palermomania:| Botte piena e moglie ubriaca

    Palermomania:| Botte piena e moglie ubriaca

    • Daniele Valenti

    In un'oasi quasi esclusiva per Milan, Inter, Juve e tutt'al più per le due romane, balza subito all'occhio un piccolo orticello di attenzione dedicato a una 'media' come il Palermo. Nell'edizione di oggi de 'La Gazzetta dello Sport' la pagina dedicata alle lettere apre con il pensiero di tale Matteo Calvani, che di riflesso ci è stato subito simpatico. Riportiamo testualmente: '[…] La squadra che più mi ha impressionato è il Palermo: al di là dei risultati, ha mostrato bel gioco e concretezza con un insieme di calciatori giovani e di prospettiva. Infatti oltre ai già noti Sirigu, Pastore ed Hernandez, si sono dimostrati all'altezza anche i vari Ilicic, Bacinovic e Kasami (molto meno il difensore Munoz), tanto da spingermi a chiedere quali siano gli obiettivi del Palermo in questa stagione, poiché a me sembra una possibile pretendente al titolo già per quest'anno, possedendo valide coperture in tutti i ruoli'.

    Uno dei temi più dibattuti tra chi si occupa quotidianamente di cose rosanero - tifosi e addetti ai lavori - è proprio la beata gioventù sempre ricercata da Zamparini e Sabatini. Il Palermo è la squadra più giovane della serie A con una media di 24,2 anni. Non ci si sorprenda, dunque, se tante volte gli uomini di Rossi sbagliano clamorosamente e altre mandano in visibilio il pubblico con giocate che un trentenne, di solito, dimentica in favore della concretezza. Non si può avere la botte piena e la moglie ubriaca: se acquisti solamente un drappello di ragazzi di belle speranze, devi mettere in conto di avere una squadra scostante. E sbaglia Zamparini quando bacchetta Rossi, reo, a detta del presidente, di non saper creare un amalgama più equilibrato.

    Rossi, dopotutto, aveva richiesto qualche giocatore d'esperienza in più. Non gliel'hanno preso e lui non ha fatto una grinza: si è solo limitato a chiedere 'pazienza. Con i ragazzi ce ne vuole tanta: un giorno si esaltano, il giorno dopo si abbattono'. A farne le spese è la classifica: nessuno, obiettivamente, avrebbe immaginato che dopo cinque partite il Palermo avrebbe avuto la miseria di cinque punti dopo aver affrontato Cagliari e Lecce in casa e Brescia in trasferta. È andata così e andrà così. Bisogna farci il callo. Quanto agli obiettivi che può raggiungere una squadra tanto Dr Jekyll e Mr Hyde, non ce ne voglia il caro Matteo Calvani: il Palermo, al massimo, può ambire al titolo della simpatia, non quello tricolore. Ci ha già provato Zenga a spararla tanto grossa, e non gli è andata bene.

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