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  • Pallone disinfettato, sputi vietati e due spogliatoi per squadra: riparte il calcio nelle Isole Far Oer

    Pallone disinfettato, sputi vietati e due spogliatoi per squadra: riparte il calcio nelle Isole Far Oer

    Dal 9 maggio si torna a giocare. A porte chiuse. No, non in Italia, ma nelle Isole Far Oer, dove i calciatori locali, che sono tutti carpentieri, manovali, maestri di scuola, da sabato 9 maggio torneranno a sfidarsi. Sarà il campionato Faroese il primo a riprendere a calci un pallone in piena era coronavirus, con la Formuladeildin, prima serie delle Far Oer, che rispetterà regole ferree. 

    LE REGOLE - Porte chiuse, niente sputi o soffiate di naso in campo, bottiglia personale per bere, lavarsi le mani prima e dopo la partita, pallone disinfettato prima della gara d’inizio, con ogni squadra che avrà due spogliatoio a disposizione: questo il protocollo da rispettare. 

    UN ITALIANO GIOCA - Nel campionato, c’è anche Sebastian Avanzini, nato a Verona, di madre danese, giocatore a tempo pieno. Uno dei pochi, in un mondo dove si fa anche un altro lavoro per arrotondare. Ma in un mondo in cui il calcio è pronto a ripartire.

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