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  • Pandev, le lacrime di un uomo-campione. A 37 anni ha portato la Macedonia al suo primo Europeo

    Pandev, le lacrime di un uomo-campione. A 37 anni ha portato la Macedonia al suo primo Europeo

    • Alberto Polverosi
      Alberto Polverosi
    Quando la Macedonia si staccò dalla Jugoslavia e divenne una nazione autonoma, Goran Pandev aveva 8 anni. Era il settembre del ‘91. Questa sera, alla fine dello spareggio con la Georgia, Pandev si è inginocchiato sull’erba fradicia del campo di Tblisi e ha cominciato a singhiozzare. Era stato lui, più anziano del suo giovane Paese, a portarlo per la prima volta a un Europeo. C’era riuscito con un gol marchiato dalla Serie A, un gol bellissimo, col balletto del napoletano Elmas, la rifinitura dell’udinese Nestorovski e il tocco finale del genoano Pandev.

     Alla fine non ha retto l’emozione. L’arbitro inglese Taylor ha fischiato la fine e Goran, che in carriera ha vinto anche una Champions con l’Inter di Mourinho, che ha giocato a livelli altissimi, 610 partite molte delle quali in Italia, ha cominciato a piangere e non smetteva più. Mentre i suoi compagni si rialzavano, uno dopo l’altro, da quella piramide umana, fatta di sentimenti forti, Goran restava lì, disteso, con le mani sulla faccia, con gli occhi rossi. Allora gli hanno portato la bandiera della Macedonia e lo hanno avvolto con quei colori. Poi lo hanno tirato su, di peso, lo hanno caricato sulle loro spalle, ma ancora non smetteva di piangere. Cercavano di lanciarlo per aria e lui con le mani sulla faccia. Sembrava disperato ed era invece il giocatore più felice della Terra. A 38 anni giocherà il suo primo Europeo, il primo del suo Paese.

       

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