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  • Parma, Donadoni:| 'Finalmente il mercato è finito'

    Parma, Donadoni:| 'Finalmente il mercato è finito'

    Oltre alla gara con il Chievo è il calciomercato a tenere ancora banco nella conferenza che mister Donadoni ha tenuto a Collecchio prima dell’allenamento in programma alle 17. “Finalmente è finito – commenta l’allenatore del Parma –e sicuramente andrebbe gestito in maniera diversa, facendolo terminare a mio avviso prima che il campionato inizi. Per quel che ci riguarda gli ultimi giorni non hanno portato stravolgimenti. E’ andato via Francesco Modesto e ne approfitto per ringraziarlo personalmente per quello che ha fatto nei mesi che è stato con noi, il suo è stato un contributo importante. Come dicevo non abbiamo cambiato volto e così fin dall’inizio della preparazione abbiamo avuto modo di far crescere i giocatori che sono arrivati. Ora dobbiamo trovare quanto prima l’assetto ottimale che ci consenta di centrare quelli che sono gli obiettivi del Parma.  Leonardi e i suoi collaboratori sono stati bravi e insieme al sottoscritto tutti abbiamo lavorato proprio per poter partire in ritiro con la rosa già fatta al 95% . Questo ci ha permesso di guadagnare tempo ma ora dobbiamo accelerare. Sono state fatte operazioni di mercato in base ai giocatori che sono andati via. Sono arrivati giovani di prospettiva che per me possono avere un futuro importante. Ma a Torino per esempio abbiamo giocato con quattro giocatori nuovi rispetto all’anno scorso. Una percentuale che si avvicina al 50%. Non è poco e non è facile. Al contempo però è anche intrigante e stimolante veder crescere forze nuove che credo possano divenire realtà importanti”.

    Anche il campionato italiano si è impoverito con la crisi?

    “E’ un dato di fatto – osserva il mister - . La nostra società si è impoverita a 360° e il calcio ne fa parte. Bisogna fare i conti con i tempi. Questo incentiva la capacità di sbagliare meno e di centrare davvero gli obiettivi che servono. E’ logico che si deve fare maggiormente di necessità virtù”.

    Tornando al calcio giocato, la gara con il Chievo può per certi aspetti essere più difficile di quella con la Juve? Si sente di più l’obbligo di fare risultato?
    “Per me – risponde Donadoni -  il risultato bisognava trovarlo anche sabato scorso a Torino, non mi piace ragionare nei termini che  con la Juve a priori ci stava comunque di perdere, anche se le forze in campo  le conoscevamo tutti.  Con il Chievo sarà difficile certo, ha vinto la prima con il Bologna, è squadra solida, compatta,  in campo ti concede poco. Troveremo un avversario con prerogative precise e dovremo essere bravi a interpretare la gara su livelli importanti. Cercano sempre di  conquistare palla e poi ripartire, ci sono giocatori che chiedono profondità e vanno bene negli spazi e se glieli concedi  diventano davvero pericolosi”.

    Galloppa nei giorni scorsi ha detto che bisognerà avere pazienza, l’allenatore concorda?

    “Il suo è un discorso giusto e sensato. La pazienza però non deve essere intesa senza l’aggressività, i ritmi alti e la bravura a tenere palla”.


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