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  • Parmamania: conta poco questa sconfitta, la verità è che non si doveva giocare

    Parmamania: conta poco questa sconfitta, la verità è che non si doveva giocare

    • Simone Buratti
    Lo spettacolo deve continuare e la farsa non vede mai la luce in fondo al tunnel. La Serie A è scesa regolarmente in campo, con tutte le partite a porte chiuse. Tra possibili rinvii, scioperi minacciati e regole da rispettare anche per gli stessi calciatori, il campionato è andato avanti nonostante il nuovo decreto firmato dal Governo. La prima partita della giornata è stata proprio Parma-Spal, disputata all’interno di una zona arancione, nel deserto dello stadio Tardini. Oltre un’ora di ritardo per il fischio d’inizio, giocatori rimandati negli spogliatoi in attesa di nuove comunicazioni e la preoccupazione evidente sulle facce dei dirigenti in tribuna. Alla fine è mancato solo lo sciopero dei 22 calciatori in campo: sciopero che ben presto potrebbe diventare realtà per permettere lo stop alle competizioni. Ora come ora bisogna pensare solo alla salute dei giocatori e di tutte le persone che lavorano nelle società calcistiche e non. 

    Alla fine la notizia che passa in secondo piano è il risultato di Parma-Spal al termine dei 90 minuti di gioco. Una nuova sconfitta casalinga del Parma che per l’ennesima volta regala punti preziosi ai ferraresi. In quattro precedenti sono ben quattro le vittorie della Spal sui Ducali. La rivincita se la prendono sempre a Ferrara, anche se la zona salvezza è ancora molto lontana. Il Parma, al contrario, è in una posizione di tranquilla, quando bastano 4/5 punti per raggiungere l’obiettivo. Il futuro del calcio in Italia però è molto incerto e ben presto potrebbero esserci novità riguardo la sospensione di tutte le gare. Stavolta lo spettacolo si ferma davvero? Quando c’è di mezzo la salute, come è giusto che sia, tutto il resto passa in secondo piano

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