Il dirigente calcistico cinese ritenuto l' artefice dell' unica apparizione della Cina ai mondiali, nel 2002, è sotto processo da oggi a Tieling, nel nordest della Cina, accusato di corruzione. Il processo a Nan Yong, 50 anni, è l' ultimo di una serie seguita alla indagini degli ultimi due anni sulla diffusa corruzione nel mondo del calcio cinese. Ieri si è aperto nella vicina città di Dandong la causa contro il suo predecessore Xie Yalong, a dimostrazione che il «marcio» ai vertici del calcio cinese è esistito per almeno gli ultimi 15 anni, impedendo ad un Paese con 1,5 miliardi di abitanti e un gran numero di appassionati di calcio, di affermarsi a livello internazionale. Tra gli imputati nella raffica di processi in corso oltre ai dirigenti, ci sono arbitri - come il «fischietto d' oro» cinese Lu Jun, già condannato ad una pesante pena detentiva - e giocatori. Tra gli altri sono accusati di aver venduto le partite delle loro squadre due leader della nazionale del 2002, Qi Hong e Jiang Jin.Con altri due giocatori, sono sospettati di aver incassato otto milioni di yuan (circa un milione di euro) per truccare le partite.