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  • 'Per i bambini': spaventosa scritta sul missile della strage a Kramatorsk in Ucraina, epitaffio per l'umanità

    'Per i bambini': spaventosa scritta sul missile della strage a Kramatorsk in Ucraina, epitaffio per l'umanità

    • Marco Bernardini
      Marco Bernardini
    Ciascuna guerra è farcita da eventi orribili che talvolta superano ogni tipo di immaginazione. Il teorema filosofico "homo homini lupus" purtroppo non passa mai di moda. Il conflitto in atto nell'Ucraina invasa dall'esercito russo di Putin non fa eccezione. Ogni giorno da angoli differenti di quella regione martoriata arrivano notizie e immagini riferite a stragi di innocenti non molto distanti dal concetto di genocidio. Le due parti in causa si palleggiano vicendevolmente le responsabilità tentando penosamente di nascondere la bestialità e la disumanità di questi atti orrendi dei quali soltanto l'uomo, non certo di animali, riesce a rendersi diabolico protagonista. 

    Oggi per l'ennesima puntata di questa sanguinosa serie che sta andando avanti da più di un mese è andata in scena quella che passerà sui libri di Storia come la strage di Kramatorsk, la città dove un missile ipersonico Tochka-U di fabbricazione russa ma in dotazione anche all'esercito ucraino ha centrato in pieno la stazione ferroviaria, dove centinaia di persone si erano radunate nel tentativo di fuggire, provocando almeno cinquanta morti e trecento feriti. Un crimine che va ben oltre e persino esulta dalla "regola" della guerra perché scientemente perpetrato per massacrare i civili. Impossibile, vedendo quell'ecatombe, per noi italiani non ricordare la strage di Bologna per la quale ancora oggi dopo quarantadue anni si sta indagando. 

    Sconcertante tanto da aggiungere brividi alle lacrime la "dedica" scritta con la vernice bianca sul fianco del razzo assassino "Per i bambini". E proprio su questa dicitura giocano vigliaccamente i due contendenti nel tentativo goffo e vomitevole di scaricare le colpe. Per i bambini e cioè diretto contro i bambini, accusano gli ucraini parlando di genocidio premeditato. Per i bambini ovvero per vendicare i bimbi ucraini uccisi nel giorni addietro, replicano i russi tirando in ballo la strategia della provocazione. In entrambi i casi, anche se la tesi russa suona assai stonata, la verità è che soltanto una mente malata o drogata poteva scrivere una frase del genere sul razzo assassino. Un epitaffio per la razza umana che non ha più alcun diritto di definirsi tale. 
     

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