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  • Pescaramania: appuntamento con il gol

    Pescaramania: appuntamento con il gol

    • Valerio De Carolis

    Credo sia capitato a tutti di innamorarsi, di perdere la testa per una bella donna o per una bella ragazza. Voi direte:” cosa c’entra questo con il Pescara?”. Per capire il problema dei biancazzurri vorrei farvi questo esempio. Mettiamo che siamo proprio nel capoluogo adriatico. Bevendo qualcosa in qualche stabilimento, in un pomeriggio d’estate, ci capita di incontrare una ragazza bellissima. Nonostante il timore di ricevere un “no” secco, prendiamo coraggio e proviamo ad avvicinarci a lei. Ci iniziamo a parlare e capiamo subito che potrebbe nascere qualcosa.

     
    Tutto va per il verso giusto e, sicuri dei nostri mezzi, la invitiamo ad uscire a cena. Fortunatamente per noi lei decide di accettare il nostro invito, riuscendo così a passare qualche ora insieme e da soli. Felici ed entusiasti di aver conquistato il cuore della ragazza, torniamo a casa, ci prepariamo, indossiamo il vestito più bello, chiediamo la macchina al papà, oppure se siamo proprio fortunati abbiamo la nostra, e la passiamo a prendere. Lei scende dal palazzo di casa sua, ed è bellissima. Capiamo che è la donna giusta per noi. Le apriamo lo sportello della macchina e la facciamo salire.
     
    Arriviamo al ristorante, l’atmosfera è quella giusta. Luci gialle, terrazza sul mare, pesce per cena e qualche calice di buon vino bianco. La serata va magnificamente. Torniamo in macchina, magari nel tragitto ci fermiamo a prendere un gelato, e quando siamo di nuovo sotto casa sua lei ci invita a salire. Qui accade qualcosa di strano. Per qualche illogico motivo, decliniamo l’invito e torniamo a casa tirandoci gli schiaffi in testa per non aver accettato la richiesta della ragazza.
     
    Ecco questo è il Pescara attualmente. Gioca, diverte, crea tantissime palle gol ma non la mette mai dentro. Ieri, contro il Torino, nonostante la doppia inferiorità numerica, la porta difesa da Hart è rimasta inviolata. Il Pescara gira e rigira davanti alla linea di porta ma, al momento del dunque, non si fa mai trovare pronto. Una giustificazione in questo caso c’è. Il Pescara pecca di gioventù, di inesperienza.
     
    Siamo sinceri, quale uomo con anni e anni di corteggiamenti alle spalle avrebbe mai rifiutato un invito a casa di lei? Nessuno. Un ragazzo invece può farlo, anche per semplice timore, e il Pescara non è altro che un ragazzino, fortissimo, che deve ancora imparare tanto. Il punto conquistato con il Torino è di fondamentale importanza anche se c’è il rammarico di non averne presi tre. Servirà da lezione e vedrete che la prossima volta, Caprari e compagni accetteranno l’invito della ragazza e andranno in gol.


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