Pescaramania: il futuro incerto del Delfino

È iniziato, già da un po’ di giorni, il periodo più difficile della Pescara Calcio. La fase di mercato ha sempre dato delle grandi difficoltà al presidente Sebastiani e ai suoi “uomini”. Con Zeman in panchina, però, dovrebbe essere un pochino più semplice il discorso. Vero è che il massimo dirigente biancazzurro dovrà essere bravo a scrollarsi via di dosso tutti i giocatori inutili per il diktat zemaniano ma dovrà essere altrettanto bravo, ad accontentare le richieste del boemo. Si parlava di un compito più semplice in fase di calcio mercato. Il duo Zeman-Pavone lavora, da sempre, in simbiosi. Il tecnico delinea i profili adatti facendo una cernita attraverso le relazioni presentate dai vari collaboratori. Pavone ha girato molti campi di lega pro per presentare a Zeman i profili migliori. Poi, una volta scelti i protagonisti adatti, Sebastiani dovrà essere bravo a portarli in riva all’Adriatico.
Tutto questo lavoro per cosa? L’unica risposta che il tifoso pescarese vuole sentire è:” immediata promozione in serie A”. Il popolo dannunziano vuole tornare subito a giocare contro Milan, Juve, Roma ecc… Fare un campionato di metà classifica, senza ottenere nulla, sarebbe veramente un fallimento. Ma lo dicevamo anche nei precedenti articoli. Avere Zeman in panchina non vuol dire “immediata promozione”. Non è detto che il miracolo si ripeta ancora una volta. Certo, è quello che sperano i tifosi, ma non è una assoluta certezza. Cosa potrebbe accadere se il Pescara non dovesse centrare l’immediata promozione in serie A? Sarebbe la fine, calcisticamente parlando, di Daniele Sebastiani. Attualmente non gode della stima della maggior parte dei supporters biancazzurri, se Zeman non dovesse ottenere il giusto risultato, allora, anche i pochi che lo sostengono ancora si vedrebbero costretti a scaricarlo.