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    Pescaramania: la ruota della sfortuna

    Pescaramania: la ruota della sfortuna

    • Valerio De Carolis

    Nel turno delle 12.30 di domenica prossima, il Pescara si giocherà lo scontro diretto per il treno salvezza, contro l’Empoli. Una gara importantissima dove gli adriatici dovranno, per forza di cose, centrare la prima vittoria stagionale. I tre punti non sono ancora arrivati, quelli contro il Sassuolo, non contano dal punto di vista del campo, e a Pescara c’è assoluto bisogno di vincere. Purtroppo anche la fortuna non è dalla parte della squadra allenata da Massimo Oddo.
     
    Il problema, questa volta, riguarda il reparto difensivo. Rientra Campagnaro ma, per almeno dieci giorni, lascia il terreno di gioco Andrea Coda. Gyomberg non ancora recupera e Zuparic sarebbe l’unica sostituzione in caso di infortunio. Contro l’Empoli mancherà anche Gaston Brugman. Il metronomo biancazzurro, appiedato dal giudice sportivo, salterà l’incontro con i toscani. La sua presenza è di fondamentale importanza. L’Uruguaiano è un giocatore che permette alla squadra di girare palla velocemente, detta i tempi di gioco e diverte con la sua tecnica sopraffina. Aquilani, dopo il brutto infortunio rimediato a San Siro in uno scontro con Memushaj, potrebbe non essere della gara. Dieci punti in testa per lui e un vistoso taglio che non gli permettono di giocare al 100%.

     
    Allora toccherà ancora una volta a Oddo inventarsi qualcosa. L’unica nota positiva, potrebbe (il condizionale è d’obbligo) essere il ritorno di Bahebeck e Verre anche se non ancora al top della condizione. Dicevamo di un Pescara poco fortunato sotto tutti i punti di vista ma, il bello del calcio, come nella vita, è che prima o poi tutto ritorna. Diciamocelo, gli abruzzesi hanno raccolto meno rispetto a quanto seminato e in serie A è un male ma, vedrete, che riprenderanno tutto quanto quello che hanno perso. Gli episodi gireranno a favore dei dannunziani e allora arriveranno anche i risultati. Bisogna sempre restare positivi, la negatività non porta a nulla. In riva all’Adriatico c’è un solo modo di fare calcio ed è quello che Oddo e i suoi giocatori offrono ogni partita ai tanti tifosi presenti allo stadio. Avanti così, fino alla fine del girone di andata, poi si dovrà intervenire sul mercato per prendere un attaccante da minimo dieci gol e poi vedremo come andrà a finire.  


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