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  • Picchi trascina l'Empoli: lo vuole la Juve

    Picchi trascina l'Empoli: lo vuole la Juve

    • Emanuele Tramacere
    L'Empoli porta a termine una grande impresa e, dopo aver eliminato la Lazio vicecampione in carica, riesce a centrare l'accesso alle Final Eight del Campionato Primavera avendo la meglio sui parietà del Milan nella prima semifinale dei playoff. Non sono bastati 120 minuti per decretare un vincitore e nella lotteria dei rigori ad avere la meglio è stata la formazione toscana, in gol con tutti e 5 i suoi effettivi, che ha reso fondamentale l'errore dagli 11 metri di Gamarra. Un incontro che nei 90 minuti è stato dominato dai rossoneri passati in vantaggio a fine primo tempo con Mastalli. Nella ripresa, però, l'Empoli ha saputo rifarsi trovando di rabbia il pareggio con Alberto Picchi, abile a battere Livieri su rigore. Proprio il centrocampista classe '97 è uno degli elementi di maggior talento all'interno della rosa allenata da Massimo Mutarelli.

    CENTROCAMPISTA DI QUALITA' - Nato e cresciuto a Livorno, Picchi sta portando avanti un percorso di crescita importante con la maglia dell'Empoli. Qualità e personalità, Picchi si è imposto come leader e capitano del gruppo azzurro. E' un giocatore completo, ha un fisico importante (è alto poco più di 1 metro e 85) ed è dotato di gran corsa oltre ad un'ottima capacità di calcio. Nel 4-3-2-1 dell'Empoli si alterna nel ruolo di trequartista alle spalle delle punte e di mezzala, ma è nel ruolo di rifinitore che rende al meglio. 7 gol e 6 assist sono il bottino collezionato nella regular season in cui ha abbracciato più volte anche la Serie A andando 3 volte in panchina sotto la guida di Giampaolo. Un gol contro la Lazio e uno contro il Milan nelle due sfide dei playoff confermano che il giocatore ha carisma e una personalità forte per tenere sotto controllo la pressione. 

    UN COGNOME IMPORTANTE - Sarti, Burgnich, Facchetti, Bedin, Guarneri, Picchi... I tifosi dell'Inter negli ultimi 40 anni hanno iniziato a sentire ed imparare fin da piccoli la famosa cantilena dell'11 titolare della Grande Inter di Helenio Herrera. In quella squadra, quell'Armando Picchi era il fulcro del gioco, il cervello e il braccio armato in mezzo al campo dell'allenatore argentino. Un talento e una storia tramandata di generazione in generazione fino ad Alberto che è il pronipote del grande centrocampista livornese.

    GLI OCCHI DI JUVE E PORTO - A giugno dell'anno scorso su di lui aveva messo gli occhi il Porto che lo voleva prelevare per fargli prendere parte alle tournèe estive. L'Empoli ne ha negato la cessione perchè crede fortmente in lui ed è considerato dal ds Carli come uno dei giocatori che saranno lanciati in prima squadra. Su di lui, però, si è mossa da tempo anche la Juventus che sta provano ad opzionarlo come fatto anche per Rugani. Nel corso dell'estate la Juve tornerà alla carica per Riccardo Saponara, e negli incontri che ci saranno fra le due dirigenze il nome di Picchi verrà preso in considerazione.

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