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Pirlo cerca casa a Torino: con Cassano?

Pirlo cerca casa a Torino: con Cassano?

Telefonata a uno juventino: "Qual è il quartiere migliore?". Per lui pronto un triennale. Prima incontrerà Galliani: rinnovo difficile.
Juve, Pirlo cerca casa a Torino. E Marotta sogna anche Cassano.
Nell'attesa di sapere quale casa abiterà il prossimo anno, nel senso di squadra, Andrea Pirlo ha già preso qualche informazione sulle case di Torino, nel senso letterale di abitazione. Meglio essere previdenti, non si sa mai. Così, qualche giorno fa, il regista rossonero ha telefonato a un commilitone (bianconero) della campagna di Germania, chiedendo appunto qualche consiglio sulla città e la miglior sistemazione per uno che potrebbe aver il prossimo ufficio a Vinovo, centro sportivo Juve. Altro indizio, insomma, che il trasloco è un'eventualità piuttosto reale, anche se prima il giocatore vuole parlare con il decennale padrone di casa, il Milan.

Del resto, lo stesso Pirlo non l'aveva escluso, solo qualche giorno fa: all'Inter non andrei, ma se mi trasferissi alla Juve non sarebbe certo un tradimento. Dall'altra parte, i condomini non vedono l'ora di accoglierlo: da Buffon a Del Piero, da Chiellini e Marchisio, l'intero spogliatoio juventino gli farebbe un contratto in bianco. Devono pensarla così anche Andrea Agnelli e Beppe Marotta, se hanno pronto un accordo con cifre deluxe: triennale sui quattro milioni a stagione. Una locazione che il Milan non gli ha ancora offerto, e forse mai lo farà, anche se l'appuntamento decisivo è fissato per questa settimana. Insieme al procuratore, Tullio Tinti, il centrocampista parlerà infatti con l'ad rossonero Adriano Galliani, per vedere come si potrebbe proseguire una storia già lunga dieci stagioni. Fuori discussione le condizioni attuali, dove lo stipendio di Pirlo viaggia sui sei milioni a stagione, incrementabili a sette grazie ai premi. A occhio, seguendo la linea delle ultime stagioni, il Milan potrebbe offrirgli la metà, tra i tre e i tre milioni e mezzo, ma non un contratto pluriennale. Questo è il regolamento. Se applicato, dovrebbe spedire il regista verso la Juve, visto che Tinti e Marotta già hanno un'intesa sulla quale sistemare i dettagli e firmare.

Qualche residuo dubbio, il club bianconero l'avrebbe per questioni di affidabilità fisica, ma Pirlo sembra guarito e al resto dovrà pensare il check-up medico. Con quasi cinquanta partite a stagione, tra campionato, Coppe e Nazionale, negli ultimi dieci anni un po' di usura è da mettere in conto, tranne quest'annata che si sta chiudendo, dove per infortuni e ricadute, ha quasi riposato: 16 presenze in A e cinque in Champions. Per il resto, a 32 anni tra tre giorni, arruolarlo sarebbe un gran colpo: uno con il gps nei piedi non l'hanno ancora clonato.

Oltre a Pirlo, sull'asse Milano-Torino Marotta potrebbe organizzare un altro trasloco, seppur decisamente più aleatorio, quello di Antonio Cassano. Che però ha contratto, con il Milan, fino al 2014. Dunque sarebbe operazione onerosa. Intuito però che il genietto barese potrebbe fare il pendolare tra campo e panchina anche il prossimo anno, l'ad bianconero sta monitorando la situazione. E la stessa idea l'ha avuta la Fiorentina, che Cassano quasi aveva ingaggiato, poco più di un anno fa. A informazioni su FantAntonio, però, Marotta ne ha più del vecchio Kgb, e pure per quello, si narra, a novembre mollò l'ipotesi di riprenderlo, dalla Samp. Ora potrebbe riaffacciarsi la stessa scommessa, con medesimi rischi e benefici. Di certo Cassano ha fame di minuti e di giocate sul prato, per conservarsi il posto fisso in Nazionale, alla vigilia dell'Europeo. L'ultima scommessa, alla Juve: nessuno, meglio di Marotta, sa se può essere vincente.

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